L’Associazione Nazionale Dalmata nell’associazione europea vittime del comunismo
Cace (And): “Si tratta di un passo importante per giungere ad una conoscenza europea e internazionale del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata e per un auspicabile inserimento di questa pagina di storia tra i genocidi del XX secolo causati dai totalitarismi”
Roma, 10 settembre 2021 – In occasione dell’ultimo convegno di Interasso, la prestigiosa associazione europea di ex prigionieri e familiari di vittime del comunismo (che al suo interno racchiude associazioni di Germania, Slovenia, Croazia, Ungheria, Slovacchia, Albania, Romania, Moldavia, Lettonia e Lituania e a cui ha preso parte il delegato AND Valter Lazzari) ha accolto all’unanimità la richiesta di adesione dell’Associazione Nazionale Dalmata, la più antica delle associazioni di esuli giuliano-dalmati, fondata a Roma nel 1919.
“Si tratta di un passo importante per giungere ad una conoscenza europea e internazionale – sottolinea Carla Isabella Elena Cace, presidente Associazione Nazionale Dalmata – del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata e per un auspicabile inserimento di questa pagina di storia tra i genocidi del XX secolo causati dai totalitarismi. Ringrazio Interasso per averci accolto e sono certa che porremo in essere un lavoro proficuo. Come esule di terza generazione credo sia giunto il momento di un nuovo approccio europeo e globale di questa tragica pagina strappata della storia del Confine Orientale d’Italia”.
“Una firma importante che segna un ulteriore passo avanti – spiega Emanuele Merlino, vicepresidente AND e Presidente Comitato 10 Febbraio – nella narrazione di una vicenda troppo a lungo nascosta e che è il naturale prosieguo dell’impegno che abbiamo portato avanti in questi anni con progetti europei vinti dal Comitato. La vicenda delle foibe e dell’esodo è una storia italiana e che fa pienamente parte delle vicende europee e deve essere annoverata tra i crimini del comunismo”.