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Vent’anni fa veniva data alle stampe nella collana Sussidi delle Pubblicazioni dell’Archivio di Stato una ricerca svolta in sinergia dalla Società di Studi Fiumani di Roma e dallo Hrvatski Institut za Povijest di Zagabria dedicata al censimento delle vittime di nazionalità a Fiume durante la Seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi al conflitto.

Si tratta di “Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947)” a cura di Amleto Ballarini e di Mihael Sobolevski, i quali hanno raccolto in questo volume bilingue (italiano e croato) informazioni e documenti provenienti dagli archivi della ex Jugoslavia divenuti finalmente accessibili nel corso degli anni Novanta del secolo scorso.

Questa raccolta di nomi, cognomi, circostanze e cifre dimostra soprattutto cosa avvenne a Fiume dal 3 maggio 1945 (giorno dell’entrata nel capoluogo del Carnaro delle truppe comuniste jugoslave) in poi ad opera dell’Ozna, la polizia segreta organizzata dal leader partigiano comunista Josip Broz “Tito”. Forse per questo i recenti scritti di negazionisti e giustificazionisti delle stragi delle foibe hanno omesso di citare quest’opera che ha peraltro dimostrato la capacità di ricerca scientifica e di cooperazione europea da parte dell’associazionismo della diaspora adriatica.

Per gentile concessione di Giovanni Stelli e di Marino Micich, rispettivamente Presidente e Segretario generale della SSF, il testo completo può essere qui liberamente consultato online oppure scaricato in formato Pdf:

Almeto Ballarini – Mihael Sobolevski (a cura di), Le vittime di nazionalita italiana a Fiume e dintorni (1939-1947), Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per gli Archivi, Roma 2022, 696 pp.