Autore: Loredana Gioseffi e Michele Gragnato
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: Cortella Poligrafica s.r.l. - Verona
Un incontro tra due curiosi di classicità, due frequentatori di anticaglie venete. Entrambi insegnanti di materie classiche, hanno maturato una forte passione per le proprie radici venete, sviluppandole, l'uno, in un ventennale servizio al pubblico, in rubriche del settore, sul giornale locale, l'altra, come figlia di esuli istriani, in uno scavo nei ricordi, nelle testimonianze, nello studio del patrimonio culturale in specie della terra d'origine.
Nacque facile uno scambio di idee in sintonia su Verona Romana, Pola Romana e sulla pacificazione feconda per entramben nell'età di Caio Giulio Cesare Ottaviano Augusto.
La presa di coscienza che l'organizzazione imperiale augustea le stabilizzava definitivamente al meglio nella X Regio Italiae, Venetia et Histria.
L'intuizione ch la visione soprannazionale augustea potrebbe essere un incentivo per approdi consimili nell'Europa in costruzione avvicinando i popoli e le loro culture. Un'occasione di incontro e confronto fra la comunità veronese e la comunità polese attuali, in ricordo di un glorioso, pacifico e civile passato ed in una prospettiva di incontri, confronti e sviluppi futuri.
Da tutto ciò scaturirono l'unione delle forze e la messa in cantiere di una serie di conferenze, che ne furono la logica conseguenza, presso associazioni e circoli culturali di Verona ed anche presso la Comunità degli Italiani di Pola.
Ecco l'inizio del presente lavoro, che è netta traduzione in uno scritto di quanto sopra, per richiesta soprattutto di un pubblico che aveva gradito il confronto fra le due città e si era dimostrato invogliato ad avere tra le mani un documento palpabile. Evidentemente, dati tali trascorsi, il libro non poteva avere alcuna finalità accademica.
E' strettamente opera divulgativa, inevitabilmente e squisitamente divulgativa, sobria nei contenuti, Accativante nei modi, ma, nello stesso tempo frutto di un lavoro di precisazioni, messe a punto, sintesi, cura attenta di ogni elemento valido a dimostrare l'assunto, qualche volta con rilevazioni e sorprese piacevoli per gli stessi autori.
Hanno constatato come, nei luoghi in questione, un filone comune accompagni lo sviluppo non solo della romanità, bensì anche della posteriore bimillenaria civiltà e che persino elementi consimili emergano dalle vicende che le terre veronesi ed istriane hanno inserito dalla preistoria nella storia. Adesso è il momento di procedere sulle vie già segnate dalla storia e di continuare un processo culturale, sociale, morale, economico e civile raramente interrotto.
Si vuole pertanto che sia ben chiaro un fatto: gli eventi della storia e gli errori degli uomini possono unire, rafforzare, separare, distruggere, annientare, ma la civiltà, in quanto valore universale (sia quella romana e in specie augustea, sia quella veneta), rimane per tutti e per sempre e nulla ha potuto cancellare le tracce indelebili d'una cultura rimasta palese nelle pietre, nelle terre e nei cuori.
(dalla presentazione di Loredana Gioseffi e Michele Gragnato)
Pagine: 199