Autore: Davide Chiella
Anno di pubblicazione:
Casa editrice:
Corriere della Morte
Davide Chiella
CORRIERE DELLA MORTE - Istria e Venezia Giulia 1943-1947 (con la collaborazione del Comune di Trieste)
Le Foibe: quasi una storia privata da non raccontarsi, da dimenticare. Due ondate di massacri che hanno colpito la popolazione istriana, giuliana, fiumana e dalmata particolarmente nell'autunno del 1943 e nella primavera-estate del 1945: un argomento sul quale si deve far luce in modo chiaro, inequivocabile.
"Un moto di odio e di furia sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947, e che assurse i sinistri contorni di una "pulizia etnica": quel che si può dire di certo è che si consumò " nel modo più evidente con la disumana ferocia delle foibe " una delle barberie del secolo scorso" (Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, Quirinale, 10 febbraio 2007).
Su pochi libri scolastici solo ora, dopo oltre 60 anni, si trova qualche fugace accenno. Eppure, anche a guerra finita, migliaia di persone continuarono a morire, colpevoli soprattutto di amare il tricolore e di credere quindi nell'italianità delle loro terre. Quell'amata Italia che, pur di tenere buoni i rapporti con la vicina ex Yugoslavia, ha preferito tenere tutto ciò sotto silenzio: il silenzio della diplomazia, il silenzio del doloroso oblio, quello più doloroso per chi questa storia l'ha vissuta.
La sconfitta della seconda guerra mondiale è stata pagata praticamente solo dal confine orientale. Vittime; fughe bibliche dalla propria terra; beni espropriati mai liquidati o in maniera irrisoria, ma soprattutto mai restituiti, neanche con la grande Europa, a regime titino finito, a Yugoslavia sgretolata.
Questo agile libro dunque per non dimenticare: per amore, in onore di coloro che morirono infoibati, credendo nell'Italia.
Piero Camper
(dalla Prefazione)
Conclusioni
Questo libro, scritto da un giovane laureato triestino in Scienze Politiche che ha toccato con mano la completa mancanza di conoscenza sull'argomento anche e soprattutto a livello studentesco, vuole rivolgersi ai giovani ed essere il tramite di collegamento tra i numerosi scritti presenti nella bibliografia attuale rivolti sopratutto ad un pubblico "adulto", ed il mondo degli studenti, coloro i quali più di ogni altro hanno "subito" questo silenzio. (Everest Bertoli)
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