Autore: Ottavia Sardos Albertini
Anno di pubblicazione: 2004
Casa editrice: Edizioni Istituto Giuliano di Storia,
Con questo volume l'autrice ha voluto rivisitare la "questione giuliana" attraverso i cinegiornali ed i documentari realizzati nel periodo di tempo che va dall'8 settembre 1943 sino al 1954 cioè fino al ricongiungimento di Trieste all'Italia.
Finalità della pubblicazione è anche quella di ricordare il 50° anniversario di quest'ultimo storico avvenimento.
Si tratta di una ricerca condotta sui filmati dell'epoca che sono stati analizzati tenendo conto anche della maggiore oggettività che spesso il mezzo cinematografico ha rispetto alle documentazioni cartacee.
In quegli anni erano stati girati numerosi documentari e cinegiornali per rendere nota la situazione che si era venuta a creare nella Venezia Giulia.
Parte delle pellicole sono andate poi disperse o distrutte mentre alcuni avvenimenti non era stato nemmeno possibile riprenderli perché non sempre ciò era consentito dalle autorità militari e talvolta diveniva persino rischioso farlo.
Il libro contiene una introduzione con il profilo storico della questione giuliana ed è poi articolato in tre parti che trattano rispettivamente: i cinegiornali ed i cineoperatori (parte I), il cinema e la questione giuliana (parte II) e l'analisi dei documentari (parte III).
Così l'autrice, nel Capitolo II, descrive come in Italia le notizie si diffondessero tramite documentari e cinegiornali, in un'epoca in cui non esisteva la televisione,poche persone possedevano la radio:
"Il primo maggio 1945 le truppe di Tito occuparono Trieste e vi rimasero fino al 12 giugno.
Questi tristi giorni sono stati immortalati in alcuni filmati ripresi da speciali Unità combattenti cinematografiche dell'esercito americano.
Il primo filmato è dedicato alle foibe nelle quali i titini gettarono numerosi triestini.
Le immagini iniziali mostrano i vigili del fuoco e alcuni volontari impegnati nella riesumazione dei cadaveri da queste cavità e la voce fuori campo informa che gli storici non concordano sul numero degli italiani uccisi in questo modo,mancando un censimento esatto."
L'opera di Ottavia Sardos Albertini offre un insolito approccio storico ad avvenimenti che solo in tempi recenti hanno avuto quella doverosa attenzione che per cinquant'anni era stata negata.
Pagine: 142