Monte Ricco: nuove scoperte a Orsera
È terminata la campagna autunnale di scavi al sito di Monte Ricco, in quel di Orsera, curata dagli archeologi dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola, ossia dal Centro per le ricerche archeologiche interdisciplinari del paesaggio della Facoltà di filosofia. Le indagini, avviate nel 2014, sono incentrate sulla villa romana del I secolo dopo Cristo, di cui è rimasta ben conservata la grande cisterna, indagata e conservata negli anni precedenti. Nella cisterna confluiva l’acqua piovana dei tetti di tutta la villa, che si estendeva sopra una superficie di 50 x 70 metri circa. La struttura constava della parte abitata, mosaicata e affrescata, di magazzini, vani lavorativi e di tutto il necessario per la vita quotidiana e per la produzione agricola.
Come spiegatoci dal prof. dr. Robert Matijašić, direttore degli scavi, nella prima settimana è stata realizzata la prospezione geodetica, compiuta dal prof. dr. Fabian Welc dell’Università “Cardinale Stefan Wyszynski” di Varsavia. Utilizzando il georadar (radar per l’esplorazione del sottosuolo – GPR) e il magnetometro, è stato ottenuto il diagramma dell’intera rete muraria sottostante il boschetto e gli accumuli di pietra derivati dalla demolizione dell’antico edificio.
Questa volta l’indagine si è concentrata sul margine sud-occidentale del sito, sopra una cava abbandonata. Il sondaggio ha confermato l’esistenza di mura e strati archeologici ed è stata rinvenuta la parte inferiore di un mulino per cereali d’epoca romana, realizzata in pietra vulcanica importata dall’Italia settentrionale. Inoltre, sono state trovate e pulite le pareti di un edificio quadrato, che apparentemente si trovava accanto al principale, di cui soltanto con successive indagini si potrà coglierne la funzione. Agli scavi hanno partecipato gli studenti di archeologia dell’Università di Pola e di quella di Zagabria.
Le indagini sono state supportate finanziariamente dal Comune e dall’Ente turistico di Orsera. Il sito di Monte Ricco è stato indagato anche in seno al progetto triennale “ArchaeoCulTour”, finanziato dai citati soggetti, dalla ditta alberghiera “Maistra” e dalla Fondazione nazionale per la scienza, conclusosi lo scorso luglio e finalizzato all’indagine pure di altri siti nel territorio di Orsera. Nell’ambito dell’iniziativa è stata progettata, tracciata e segnata una pista ciclabile che collega sei località (Marina di Orsera, Monte Ricco, Mucaba, Monte del vescovo, Milovici e San Michele di Leme), lunga circa 30 chilometri. Ogni sito è stato dotato di una tabella informativa e lungo il percorso sono stati collocati i cartelli d’indicazione stradale. Il sentiero rappresenta quindi un significativo arricchimento all’interno della già vasta rete di sentieri di Orsera, come pure una nuova offerta sia per i turisti che per i locali.
Denis Visintin – 30/10/2021
Fonte: La Voce del Popolo