Ottorino Luxardo, zaratino a Venezia per il Campanile di San Marco
Tra l’800 e il ‘900 c’è un Dalmata illustre che si intreccia con la storia di Venezia. L’ingegno zaratino del professor Ottorino Luxardo a Venezia merita un approfondimento. Nel 1906 fu incaricato di stendere la Relazione sullo studio chimico dei materiali adoperati per la costruzione del Campanile di San Marco.
Conosciamo bene i legami che uniscono la Dalmazia a Venezia. Ricordo e tradizione sono tuttora vivissimi. La Festa della Sensa è celebrata da un millennio. La Scuola Dàlmata dei Santi Giorgio e Trifone è attiva dal 1451.
L’intelligenza e la passione di Ottorino Luxardo per la scienza furono notate già nel 1894 con la nomina a Preside dell’Istituto Paolo Sarpi, ruolo che mantenne per quasi 20 anni.
Ora, grazie alla nipote Elena Luxardo e con la collaborazione del marito Aldo Manos, vi presentiamo la biografia del nonno Ottorino che nacque a Zara il 30 marzo 1847 da Emanuele (secondogenito di Girolamo Luxardo, fondatore della fabbrica di maraschino) e da Carolina Emilia Elisabetta Degiovanni.
Ottorino Luxardo frequenta il ginnasio a Zara e a Spalato e si laurea in fisica e chimica all’Università di Padova.
Sposa Teresa Favero, (1848-1915), di Giuseppe e Regina Grisoni. Padre di Emanuele, dott. Augusto, Ottorino, Giacomo (Capitano dei Bersaglieri sepolto a Redipuglia), dott.ssa Elena e Carlotta.
1871 Insegna chimica e mineralogia nella R. Scuola delle Miniere a Caltanissetta.
1877 Fonda e dirige la Scuola industriale di Messina.
1881 Trasferito professore di chimica a Mantova con decreto in Gazzetta Ufficiale.
1882 Pubblica “Il laboratorio di chimica del R. Istituto Tecnico di Mantova. Biblioteca Teresiana, Mantova. Cavaliere della Corona d’Italia. Con Renato Perlini pone le basi dell’Istituto tecnico industriale P. Paleocapa di Bergamo del quale diventa Preside.
1890 Membro del Consiglio Sanitario Provinciale di Bergamo.
1892 Due sue lettere conservate nel Carteggio Pasini Locatelli.
1894 Pubblica “L’Istituto industriale di Bergamo”, Ist.Ital. Arti Grafiche, Bergamo.
1894 Viene nominato Preside dell’Istituto Tecnico e Nautico Paolo Sarpi di Venezia. Mantenne l’incarico fino al 1913, nel 1903-04 aggiungeva ai corsi serali quello dei Capimastri.
A seguito della nomina, la Camera di Commercio di Bergamo e la Giunta di Vigilanza scrivono al Ministero per chiedere che rimanga a Bergamo. Apprendiamo che Re Umberto, visitando Bergamo, “espresse calorose parole di elogio al prof. Luxardo che aveva saputo raccogliere nell’istituto da lui diretto grande ricchezza e varietà di lavori.
Nel 25° della fondazione dell’istituto gli alunni del prof. Luxardo, divenuti già industriali e commercianti notevolissimi fra gli altri d’Italia, gli presentarono un albo, decorato artisticamente, con le loro fotografie, e una medaglia commemorativa d’oro.”
1895 Socio effettivo non residente della R. Accademia Virgiliana di Mantova.
1898 Pubblica “Algebra elementare per i corsi liceali”.
1899 Pubblica “Merciologia – ad uso delle scuole e degli agenti di commercio”, Hoepli ed. Milano “Il Manuale del professor Luxardo è diviso in nove capitoli i primi sei racchiudono le nozioni principali sulle operazioni ed istituzioni che riguardano le merci considerate nei vari studi della loro dinamica mercantile cioè dall’origine al mercato. Nel capitolo settimo trova posto uno studio sommario delle indagini che si possono praticare sulle merci allo scopo di identificarle e desumerne le speciali qualità Il capitolo ottavo dell’opera ci offre una succinta descrizione dei caratteri li oltre seicento merci elencate per ordine alfabetico ed indicate anche con la nomenclatura francese tedesca ed inglese. Infine nel capitolo nono l’autore tratta delle unità in base alle quali effettuasi la compra vendita porge cenni sugli usi dei mercanti in alcune località notevoli e presenta l’elenco dei prodotti d esportazione di tutti gli Stati”.
1905 Figura negli Atti della R. Accademia Peloritana dei Pericolanti, Messina.
1906 Scrive la “Relazione sullo studio chimico dei materiali adoperati per la costruzione del Campanile di San Marco (26 agosto 1906). Poligrafata come manoscritto. Depositata presso il Municipio di Venezia. Divisione II. Lavori Pubblici. 1906. N. 47329. Ristampata in parte e commentata in L’Adriatico, La Difesa e Gazzetta di Venezia 29-30 agosto 1906. Il riferimento si trova nel volume “Il Campanile di San Marco, Studi, Ricerche, Relazioni. A cura del Comune di Venezia” con citazione alle pagine 325 (nota 489) e 326 (nota 495) della Bibliografia.
1911 Come membro della Commissione reale per la riforma degli istituti nautici e di istruzione nautica” presieduta dal vice-ammiraglio duca Napoleone Canevaro, il Luxardo compilò la sua relazione. Il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Credaro, pienamente soddisfatto del lavoro, mentre incaricava il presidente di rendersi interprete dei suoi migliori sentimenti verso tutti i collaboratori indistintamente, li voleva espressi in particolare verso il prof. Luxardo, così vivamente lodato dal duca Canevaro stesso.
1913 Muore a Venezia il 10 gennaio, rientrando da Milano a mezzanotte, cadendo in acqua dalla gondola, forse per un malore, davanti alla casa in Borgoloco San Lorenzo.
E’ sepolto a San Michele in Isola. I funerali saranno a spese del Comune, che ha dettato la lapide:
Lascia all’Istituto Paolo Sarpi di Venezia la sua preziosa raccolta di minerali.
IL DALMATA (oggi è il giornale dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio) N.4, Zara, 14-15 gennaio 1913, pubblica un lungo articolo con il titolo Ottorino Luxardo, dal quale riprendiamo questi passaggi.
“Il Podestà di Zara dott. Luigi Ziliotto veniva informato della sua morte con questo telegramma:
“A nome della Giunta di vigilanza e degli insegnanti del regio istituto tecnico-nautico Paolo Sarpi ho il dolore di partecipare la morte del nostro illustre amato preside Ottorino Luxardo, di lei degno concittadino, avvenuta improvvisamente questa mattina.”.
L’articolo si conclude: “In Italia la morte del prof. Luxardo ha sollevato generale compianto, essendosi in lui perduto un forte scienziato, un patriota distinto e un collega affettuosissimo.”.
Vittorio Baroni – 19/10/2021
Fonte: El Paron de Casa