Autore: Bruno Maier
Note biografiche:
Nato a Capodistria nel 1922, Bruno Maier è stato allievo del Liceo “Combi” e quindi dell’Università di Trieste, dove si è laureato. Allievo a Trieste di Ferdinando Pasini ed a Pisa, di Luigi Russo, è stato per alcuni anni assistente di Mario Fubini e poi di Giuseppe Citanna, titolari della cattedra di letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e di Filosofia dell’Università di Trieste. Dapprima professore incaricato e poi professore ordinario di Letteratura italiana nella Facoltà di Magistero della stessa Università, Bruno Maier ha svolto attività di insegnamento fino all’anno accademico 1989-1990. Dirige attualmente la collana di narrativa dell’Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione, e la pagina culturale del quotidiano “Trieste Oggi”, pubblicato dal dicembre 1990. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali e riviste nazionali e regionali, tra i queli vanno ricordati almeno – per l’assiduità degli interventi – “La Rassegna di Letteratura Italiana”, il “Giornale Storico della Letteratura Italiana”, l’”Archeografo Triestino”, l’”Informatore Librario”, “Otto/Novecento”. Ha partecipato alla redazione di numerosi dizionari: tra gli altri, quelli Bompiani degli autori e delle opere, il Dizionario Critico della letteratura Italiana, l’enciclopedia Le Muse. È autore di un rilevante numero di edizioni di scrittori classici e moderni. Di particolare rilievo, tra le altre, le edizioni di opere di Boccaccio, Poliziani, Castiglione, Cellini, Tasso, Guiri, Alfieri e dei Lirici del Settecento nella collana dei classici italiani di Ricciardi. Tra i volumi di saggi, si ricordino almeno La personalità e la poesia di Cecco Angiolieri, Bologna, Cappelli, 1947; Lettura critica del “Corinto” di Lorenzo de’ Medici, Trieste, Zigiotti, 1949; Umanità e stile di Benvenuto Cellini scrittore, Milano, Trevisini, 1952; Alfieri. Storia e antologia della critica, Palermo, Palumbo, 1957; il Neoclassicismo Storia e antologia della critica, ivi, 1964; Antonio Gramsci (in collab. Con P. SEMAMA), Firenze, Lo Monnier, 1978. Una larga parte dell’attività dell’editore di testi e del critico è stata dedicata – sin dai suoi esordi . alla letteratura giuliana. Per questo settore di studi, si ricordino almeno le numerose edizioni di opere di Svevo, Elio Schmitz, Benco e – tra le opere saggistiche: Italo Svevo, Milano, Mursia 1968 e 1980 (VI ediz.); Saggi sulla letteratura triestina del Novecento, ivi, 1972; La letteratura triestina del Novecento, saggio di apertura del volume Scrittori triestini del Novecento, Antologia, Trieste, LINT, 1968, Dimensione Trieste. Nuovi saggi sulla letteratura triestina, Milano, IPL, 1987; Il gioco dell’alfabeto. Alti saggi triestini, Gorizia, Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione, 1990.
Entro quest’ambito di ricerca, va segnalato – naturalmente – l’interesse per la cultura istriana del passato e del presente. Tra i contributi di questo settore, vanno segnalati i Cenni di letteratura istriana, i saggi su Quarantotti Gambini e su Morovich in Dimensione Trieste, cit.; gli scritti su Zandel e su La letteratura del gruppo nazionale italiani dell’Istria, in Il gioco dell’alfabeto, cit.; l’edizione recente (Trieste, Italo Svevo, 1980) di Fora del semenà. Rime vernacole di Tino Gavardo, con un ampio saggio introduttivo ricco di notizie sulla vita culturale istriana del primo Novecento.
Come studioso, Bruno Maier si è segnalato anzitutto – come si è visto – per una larga attività editoriale, di curatore e presentatore di testi di vasto impegno. Come critico, va ricordata la sua attenzione non solo ai valori estetici del testo, ma anche (e particolarmente) alle poetiche, alla formazione degli scrittori e alla loro cultura, al rapporto tra poetica e realizzazione artistica, a problemi di lingua letteraria. Questo interesse per le poetiche individuali e di gruppo, di tendenza di scuola, di accademia, di età, si è manifestato con particolare rilievo nelle ricerche sull’Arcadia, sul Neoclassicismo ma anche nelle indagini – di taglio più storiografico, anche se largamente fondato su spaccati monografici – sulla cultura triestina e giuliana, un terreno nel quale Maier si è rivelato subito tenace e attento esploratore e indagatore anche per larghi quadri d’assieme.
Scheda critica:
Di Bruno Maier, cultore e custode del patrimonio letterario triestino e istriano, fecondo saggista e critico, fra i primi a rivolgere attenzione alla produzione letteraria ed artistica della comunità italiana, pubblichiamo un racconto scritto dall’autore appositamente per La Battana.
Titolo estratto: 1930-1933