“Profughi d’Italia” di Petra di Laghi
Petra Di Laghi, Profughi d’Italia. 1943-1955. Il dramma dei giuliano-dalmati dalle foibe ai Centri di raccolta. L’accoglienza a Genova e in Liguria, Erga Edizioni, Genova 2019, 160 pp.
Al termine della Seconda guerra mondiale comincia l’esodo di circa trecentomila italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, terre di confine sottoposte per decenni a catastrofi belliche, stravolgimenti di regimi e nazionalità, capovolgimenti culturali e linguistici.
Il libro ricostruisce non solo le vicende che provocarono quello spostamento di massa dopo la tragica stagione delle foibe e il passaggio di quei territori sotto il regime jugoslavo, ma anche il lungo viaggio che i profughi dovettero intraprendere verso la ricerca della normalità di una fissa dimora. Attraverso testimonianze e documenti inediti si delinea il difficile percorso degli esuli nell’Italia del secondo dopoguerra e all’interno dei Centri Raccolta Profughi sparsi in tutta la penisola.
In particolare, il volume analizza il programma assistenziale che la province liguri attivò dal 1945 fino al raggiungimento di una residenza stabile nella seconda metà degli anni Cinquanta.
Prefazione di Giuseppe de Vergottini
Introduzione di Silvio Ferrari
Petra Di Laghi, nata a Genova nel 1992, è laureata in Scienze storiche a Torino. È specializzata in comunicazione storica e ha approfondito la materia della formazione, gestione e conservazione di archivi digitali in ambito pubblico e privato. Sulla sua tesi magistrale “L’esodo giuliano-dalmata tra emergenza e accoglienza: il caso di Genova (1945-1955)” ha pubblicato vari articoli e tenuto conferenze. Questo volume è il frutto degli ulteriori approfondimenti e ampliamenti delle sue ricerche sull’argomento.
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