Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana Istriana Fiumana Dalmata
December 26th, 2024
+39 040 771569
info@arcipelagoadriatico.it

Archive: Posts

ANVGD FederEsuli GdR 2021

Programmazione televisiva dedicata al Giorno del Ricordo 2021

Si riassumono di seguito le iniziative editoriali televisive e digitali dedicate al “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle Foibe (mercoledì 10 febbraio 2021), a cura della RAI e di Mediaset. Questi i programmi che parleranno della ricorrenza con diverse modalità editoriali:

 

Rai1

Ampi spazi di approfondimento dedicati alla ricorrenza sono previsti nei seguenti programmi:

Sabato 6 febbraio

Il Caffe di Rai 1 (06:00)

 

Domenica 7 febbraio

  • Uno Mattina in Famiglia (06:30)
  • Speciale Tg1 (23:30) in attesa conferma

 

Mercoledì 10 febbraio

  • Uno Mattina (dalle 06:45)
  • Storie italiane (09:55)
  • Oggi è un altro giorno (14:00)
  • Porta a Porta (23:05)
    dedicheranno uno spazio ad hoc

 

  • Camera dei Deputati: Celebrazione Giorno del Ricordo Ore 11.00 in diretta. 

 

Rai2

Ampi spazi di approfondimento dedicati alla ricorrenza sono previsti nei seguenti programmi

 

Sabato 6 febbraio

Tg2 Dossier A un passo dalla verità (23:30) racconterà, attraverso documenti inediti e testimonianze esclusive, come questa verità attesa disperatamente dalle famiglie dei deportati giaceva ben custodita negli archivi dove uno storico indipendente ha ritrovato il ‘Rapporto Santini’ contente la mappa delle foibe e delle fosse comuni in cui sarebbero stati trucidati i goriziani e i triestini rapiti dalle bande di Tito. Il ‘Rapporto Santini’ sarà presentato per la prima volta in esclusiva nel Dossier curato da Andrea Romoli. Assieme a questi documenti inediti le testimonianze dei familiari delle vittime ma anche degli storici italiani e sloveni che negli ultimi anni stanno lavorando per rendere verità e giustizia a quella che è stata una grande tragedia europea. Disponibile in sreaming: http://www.tg2.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b7290c30-2f5b-4ddb-b53f-460347e71ecf-tg2.html#p=0

 

Domenica 7 febbraio

Tg2 Dossier A un passo dalla verità (10:05 replica) Disponibile in streaming: http://www.tg2.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b7290c30-2f5b-4ddb-b53f-460347e71ecf-tg2.html#p=0

 

Mercoledì 10 febbraio

  • Fatti Vostri (11:15) Ospite in studio la Prof.ssa Donatella Schürzel, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
  • Ore 14 (14:00)
  • TG2 Speciale “Il giorno del ricordo” (ore 17:00)
  • Restart (23:40)

 

Giovedì 11 febbraio

Film Red Land (Rosso Istria) (23:30)

Regia di Maximiliano Hernando Bruno, con Selene GandiniFranco NeroGeraldine Chaplin

Estate del 1943. Il 25 luglio Mussolini viene arrestato e l’8 settembre l’Italia firma quell’armistizio separato con gli angloamericani che condurrà al caos. L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini avendo la sola colpa di essere Italiana e figlia di un dirigente locale del partito fascista.

 

 

Rai3

Mercoledì 10 febbraio

  • Passato e Presente – Foibe una violenza senza confini con il Prof. R. Pupo – 1^TX (Ore 13:15 su Rai3 e in replica alle 20:30 su rai Storia)

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “giorno del ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Conflitti nazionalistici, economici e ideologici sono alla base di un lungo elenco di stragi e violenze che coinvolgono il territorio dell’alto Adriatico e la Venezia Giulia, fino a trasformarlo in un vero e proprio laboratorio della violenza politica dell’età contemporanea. Nemmeno la fine della Seconda Guerra Mondiale pone fine allo stillicidio di violenze e intimidazioni, che avranno un ulteriore drammatico esito nell’esodo Giuliano-Dalmata, quando centinaia di migliaia di italiani saranno costretti a lasciare la propria terra e le proprie case. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio a partire dagli anni 90 e tuttora oggetto di studi e ricerche. Ne parlano Paolo Mieli e il professor Raoul Pupo.

 

  • Frontiere (15:25)

“Frontiere” torna a quei terribili giorni del secondo dopoguerra e a una storia a lungo rimossa, negata e dimenticata. Perché per decenni gli esuli, dispersi ovunque e raccolti in 109 campi profughi in tutta Italia, hanno nascosto la loro condizione? Da quali violenze scappavano? Perché sono stati accolti con così poca generosità?

Sono tante le voci dei protagonisti e degli esperti che arricchiscono il racconto di Franco Di Mare: Paolo Mieli, Guido Crainz, Nino Benvenuti, Toni Capuozzo e Anna Maria Mori. 

Fare i conti con la storia, in questo caso più che mai, significa chiudere antiche ferite e finalmente voltare pagina in uno dei capitoli più duri e trascurati della storia italiana del Novecento.

 

  • Speciale Giorno del Ricordo delle Foibe a cura della TGR (16:25)

 

  • Geo (17:00) in attesa dettaglio

 

 

Tgr

Mercoledì 10 febbraio

Lombardia

La Redazione realizzerà servizi per le due edizioni del Telegiornale e per il Giornale Radio regionale, seguendo la cerimonia prevista al Monumento dei Martiri in Piazza della Repubblica e in Regione per il conferimento del premio per gli studenti meritevoli.

 

Puglia

La Redazione si occuperà del Villaggio Trieste di Bari dove fu allestito un campo profughi per accogliere nel capoluogo pugliese i profughi sfuggiti alle persecuzioni attuate dalla Jugoslavia di Tito.

 

Abruzzo

La Redazione curerà un servizio ad hoc all’interno di un’edizione del Telegiornale

 

Toscana

La Redazione curerà  servizi sulle eventuali cerimonie ufficiali che si svolgeranno sul territorio

 

Basilicata

La Redazione trasmetterà due servizi sui lucani morti nelle Foibe

 

Molise

La redazione curerà un servizio ad hoc su eventuali iniziative che verranno programmate nella regione

 

Valle d’Aosta

La redazione curerà servizi sia all’interno delle edizioni del Telegiornale che di Buongiorno Regione, sulle eventuali iniziative che si svolgeranno in regione

 

Trento

La redazione curerà servizi all’interno delle edizioni del Telegiornale dando risalto alle eventuali cerimonie commemorative in Regione

 

Friuli Venezia Giulia

La redazione slovena seguirà, con servizi all’interno delle edizioni del Telegiornale, gli eventuali avvenimenti istituzionali che si svolgeranno in Regione

 

Spot Istituzionale

Dal 3 al 10 febbraio sarà programmato su tutte le Reti lo spot prodotto da Rai per il Giorno del Ricordo

 

RaiNews24

Mercoledì 10 febbraio

RaiNews24 darà ampio spazio al Giorno del Ricordo con servizi, interviste ed eventuali collegamenti dalle cerimonie ufficiali

 

Tutte le Testate dedicheranno ampia copertura informativa alla ricorrenza

 

Rai Premium

Domenica 7 febbraio

Il cuore nel pozzo (19:00)

Regia di Alberto Negrin con Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Anna Liskova

Istria, 1944. Una piccola comunità istriana è sconvolta dall’arrivo dei partigiani di Tito.

 

 

Rai Storia

Mercoledì 10 febbraio

  • Il giorno e la storia (ore 00:00 e in replica alle 8:30, 11:30, 14:00 e 20:10)

Il 10 febbraio è stato scelto a partire dal 2005 dal Parlamento italiano come “il Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, a seguito della sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Le foibe sono grotte carsiche, con un ingresso a strapiombo, dove i partigiani comunisti titini gettarono, tra il 1943 e il 1945, più di 3000 italiani. Il totale complessivo delle vittime “infoibate” è di 80.000, per lo più croati e sloveni, considerati nemici del progetto perseguito da Tito di una federazione comunista jugoslava sotto la leadership di gruppi dirigenti di origine serba.

 

  • Passato e Presente

Il dramma giuliano-dalmata dalle Foibe all’esodo (con il prof. Raoul Pupo) (8:50)

Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici sono alla base di un terribile evento che coinvolge un popolo di oltre duecentomila italiani costretti a lasciare la propria terra e ad incamminarsi lungo un doloroso viaggio. Un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni 90 e tuttora oggetto di studi e ricerche con particolare attenzione alle fonti jugoslave che consentono di offrire un quadro più chiaro del dramma dell’esodo giuliano-dalmata.

 

  • Passato e Presente

Fiume e l’epurazione di Tito (con il prof. Raoul Pupo) (14:30)

Orrori per molti anni confinati nell’oblio, ma anche violente trasformazioni operate alla luce del sole, come l’urbicidio e lo spopolamento della città di Fiume voluto dal regime di Tito e la grande illusione dei comunisti monfalconesi sfociata nella repressione di regime nell’isola carcere di Goli Otok.

 

  • L’Italia della Repubblica – Il confine conteso (Ore 19 e in replica giovedì 11 febbraio alle ore 12)

La linea che divide Italia e Jugoslavia, nel dopoguerra, diviene una profonda ferita nella storia repubblicana.

Se   e parla a “L’Italia della Repubblica”, con l’introduzione di Paolo Mieli e la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci. Ospite in studio, la scrittrice istriana Anna Maria Mori, intervistata da Michele Astori, racconta come le vicende del “confine conteso” hanno segnato la vita di chi ha dovuto lasciare per sempre la propria casa. Dopo il trattato di pace, la Jugoslavia controlla la penisola istriana, mentre il Territorio libero di Trieste viene diviso in due zone, una affidata agli Alleati e una controllata dagli jugoslavi. Il capoluogo friulano dovrà aspettare molti anni prima di tornare italiano e in questo tempo, dalla fine del conflitto al memorandum di Londra del 1954, gli italiani che vivono in quella terra pagano il prezzo della sconfitta. Sono anche tributi di sangue, come quello versato nella tragedia delle foibe che hanno inghiottito migliaia di persone, scrivendo una delle pagine più nere della storia italiana. C’è, infine, il triste esodo cui sono stati costretti gli italiani residenti nelle terre di confine passate agli jugoslavi. La puntata, che dà voce ai protagonisti e ai testimoni dell’epoca attraverso le interviste di repertorio delle teche Rai, si avvale del contributo degli storici Raoul Pupo e Patrick Karlsen.

 

  • Passato e Presente – Foibe una violenza senza confini con il Prof. R. Pupo – 1^TX (Ore 20:30 replica delle 13:15 su Rai3)

Il 10 febbraio in Italia si celebra il “giorno del ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe e alle decine di migliaia di esuli costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia alla fine della seconda guerra mondiale. Conflitti nazionalistici, economici e ideologici sono alla base di un lungo elenco di stragi e violenze che coinvolgono il territorio dell’alto Adriatico e la Venezia Giulia, fino a trasformarlo in un vero e proprio laboratorio della violenza politica dell’età contemporanea. Nemmeno la fine della Seconda Guerra Mondiale pone fine allo stillicidio di violenze e intimidazioni, che avranno un ulteriore drammatico esito nell’esodo Giuliano-Dalmata, quando centinaia di migliaia di italiani saranno costretti a lasciare la propria terra e le proprie case. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio a partire dagli anni 90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.

 

  • Il Tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano giuliano dalmata – 1^TX (Ore 21:10 e in replica giovedì 11 febbraio alle 9:30)

Rai Storia racconta la vicende di un esodo doloroso, lungo, a volte silenzioso degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case senza alcuna certezza, incalzati e in alcuni casi trucidati dall’esercito Titino. Località come Basovizza, Vines, Pisino, Tarnova diventano i luoghi dove avvengono fucilazioni e sparizioni di migliaia di italiani. Inizia così quel viaggio, quell’esodo che ha nei campi profughi istituiti nella penisola Italiana una prima tragica fase a cui si aggiungerà nel primo dopoguerra l’istituzione di più quaranta “quartieri” nelle maggiori città italiane dove inizierà una faticosa ricostruzione del tessuto sociale e del futuro di intere famiglie. Il quartiere ” giuliano -dalmata” di Roma diventa dunque un luogo in cui la memoria di ciò che è avvenuto costruisce, attraverso la presenza del museo “la Casa del Ricordo”, un nuovo ponte di dialogo e di riconnessione con le famiglie e i parenti rimasti in Istria. 

 

  • Film L’ultima spiaggia – Pola tra la strage di Vergarolla e l’esodo- (Ore 22:10 e in replica giovedì 11 febbraio alle ore 10:30)

Di Alessandro Quadretti e Domenico Guzzo

Il 18 agosto 1946, sulla spiaggia di Vergarolla (Pola), si sarebbero dovute tenere le tradizionali gare natatorie per la Coppa Scarioni, organizzate dalla società remiera “Pietas Julia”. La manifestazione aveva l’intento dichiarato di mantenere una parvenza di connessione col resto dell’Italia, e il quotidiano cittadino “L’Arena di Pola” reclamizzò l’evento come una sorta di manifestazione di italianità. La spiaggia era gremita di bagnanti, tra i quali molti bambini. Ai bordi dell’arenile erano state accatastate molte mine antisbarco ritenute inerti in seguito all’asportazione dei detonatori. Alle 14.15 l’esplosione di queste mine uccise diverse decine di persone. Alcune rimasero schiacciate dal crollo dell’edificio della “Pietas Julia”. I soccorsi furono complessi e caotici, anche per il fatto che alcune persone furono letteralmente “polverizzate” e non si riuscì a definire l’esatto numero delle vittime (fra 80 e 100). La strage di Vergarolla è raccontata nel documentario “L’ultima spiaggia” di Alessandro Quadretti e Domenico Guzzo. Sin dalle prime ore successive alla strage, si fece strada la classica coppia antitetica d’interpretazioni, che opponeva la tesi della tragica fatalità a quella dell’attentato premeditato volto a radicalizzare la tensione anti-italiana in città. Tuttavia, i risultati delle indagini dell’epoca uniti alla recente desecretazione di alcuni documenti del Public Record Office inglese (Kew Gardens, Londra) hanno spostato verso l’ipotesi dolosa le ultime ricostruzioni storiografiche, pur senza addivenire a versioni infalsificabili. Mai alcun processo è stato celebrato per definire la natura e le responsabilità di quello che oggettivamente può essere considerato il grave attentato della storia dell’Italia repubblicana: la morte di oltre ottanta italiani in un’occasione di festa stenta tutt’ora a trovar spazio nei libri di storia e nella memoria nazionale. Il fallimento delle indagini e la mancata illuminazione delle responsabilità e della catena degli eventi, finirà per cristallizzare nella cittadinanza la convinzione che Pola fosse una sorta di pedina di scambio nel gioco delle potenze vincitrici della guerra. Sostanzialmente la popolazione italiana di Pola ritenne di trovarsi di fronte ad un’alternativa secca: o rimanere nella propria città in balia di un potere che non offriva nessuna garanzia sul piano della sicurezza personale, né su quello della libera espressione del proprio sentire nazionale e politico, oppure abbandonare tutto per prendere la via dell’esilio. Nell’estate del 1946 l’esodo era già un’opzione molto concreta. Tuttavia, nella memoria collettiva della popolazione la strage di Vergarolla venne ritenuta come un punto di svolta, in cui anche gli incerti si convinsero che la permanenza in città alla partenza degli Alleati sarebbe stata impossibile.

 

  • Passato e Presente – Foibe, l’eterno abbandono con la Prof. ssa Orietta Moscarda e il Prof. Egidio Ivetic – 1^TX (Ore 23)

Orrore, paura, scontri ideologici e delicati equilibri geopolitici sono alla base di un terribile evento che coinvolge un popolo di circa 250 mila italiani costretti a lasciare la propria terra, le proprie case, e ad incamminarsi in lungo doloroso viaggio. In studio con Paolo Mieli, la professoressa Orietta Moscarda e il professor Egidio Ivetic. Perfino il rientro in Italia avviene spesso nel segno del dramma, alimentato da diffidenze e pregiudizi. Le foibe e l’esodo giuliano-dalmata rappresentano un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni ‘90 e tuttora oggetto di studi e ricerche.

 

Rai Scuola

Mercoledì 10 febbraio

Speciali Scuola – Storie di confine: Giorno del ricordo 2021 (ore 11:30 1^TX – repliche 15:30, 19:30, 23:30 e 03:30)

Lo Speciale di Rai Scuola sarà dedicato alla conoscenza, attraverso immagini e testimonianze, della storia del confine italiano orientale. Racconteremo l’esperienza e il lavoro di un gruppo di studenti liceali, accompagnati dai loro docenti e storici, nella ricerca della memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre, di Istriani, Fiumani e Dalmati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.

Nello Speciale gli studenti del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma e del Liceo musicale Marconi di Pesaro che da anni portano avanti un programma dedicato al Confine orientale, ci racconteranno le loro riflessioni dopo aver incontrato testimoni dell’esodo. 

 

Portale Rai Cultura

Per conoscere più a fondo le circostanze che portarono ai drammatici avvenimenti che la solennità civile del 10 febbraio ricorda, il portale di Rai Cultura e i social associati, propongono lo speciale “Il Giorno del Ricordo”, realizzato con filmati e materiale d’archivio dell’epoca e trasmissioni di approfondimento della Rai come “Passato e Presente”, “La Storia siamo noi”, “Enigma”, “Correva l’anno” e egli speciali a cura di Rai Scuola. Il documento ripropone anche la visione della mini-serie televisiva “Il cuore nel pozzo”, ambientato in Istria nel 1943, prodotto e trasmesso dalla Rai nel 2005.

 

L’offerta inoltre sarà rilanciata sul portale Rai Cultura e sui canali web e social.

 

 

Rai Digital

RaiPlay

In occasione del Giorno del Ricordo, RaiPlay dedica ampio risalto alla ricorrenza con una selezione di film, fiction, documentari, programmi, materiali storici delle Teche Rai, con testimonianze importanti di sopravvissuti. L’offerta sarà visibile nella Home Page RaiPlay con una playlist tematica e singoli contenuti saranno disponibili anche nelle sezioni “Da Non Perdere“, “Film“, “Documentari“, “Storia“, “Fiction” e “Teche Rai“. Qui di seguito i dettagli dell’offerta:

 

FILM

Red Land

 

FICTION

Il cuore nel pozzo

 

PROGRAMMI

ü  La Grande Storia – L’Italia di frontiera: la guerra, le Foibe, l’esodo  

ü  Correva l’anno – Foibe

ü  Istria il diritto alla memoria

ü  Frontiere – La storia negata

ü  Il tempo e la storia: Le Foibe

ü  Memorie dall’abisso

ü  Porta a Porta: Foibe: tragedia italiana

ü  L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo

ü  Speciale Tg1 – Istria terra del mio dolore

ü  Dopo l’esodo – speciale Rai Scuola

ü  Passato e presente – Fiume e l’epurazione di Tito

ü  Concerto per il Giorno del Ricordo

ü  I ricordi e le speranza – LeFoibe

ü  La Grande Storia – Le Foibe: la storia e i luoghi

ü  Passato e presente: Il dramma giuliano-dalmata

ü  Enigma – Le Foibe

ü  Tg2 dossier storie – Le Foibe

ü  La storia siamo noi – Le Foibe

ü  Il tempo e la storia – Foibe: il giorno del ricordo

 

Mediaset per il Giorno del Ricordo

10 febbraio: il giorno del ricordo. Per non dimenticare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Iris, il canale tematico dedicato al grande cinema, celebra questo giorno con due film: “Il segreto della miniera” e “La città dolente“.

Il primo, di Slak, del 2019,  film riguarda una storia vera: una strage compiuta dai partigiani  di Tito in Slovenia. Il secondo, di Bonnard, con Fellini fra gli sceneggiatori,  del 1948, è sull’esodo da Pola

 Mercoledì 10 febbraio dalle 21.00 su Iris.

Inoltre su Canale 5 e le altre reti Mediaset, andranno in onda servizi e interviste, nel corso dei telegiornali del 10 febbraio.