Bancarella 2021: prospettive femminili sull’Adriatico e chiusura dedicata all’Esodo
Giornata tutta dedicata alle donne, la terza della Bancarella 2021 Salone del libro dell’Adriatico orientale, la rassegna organizzata a Trieste dal Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata (CDM) in sinergia con il Comitato provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
“Regina” delle donne dell’Adriatico Orientale (tema del sabato) è stata la chef Lidia Matticchio Bastianich, ricevuta nella tensostruttura di piazza Sant’Antonio a Trieste come una vera star. Grandi e piccini, giovani e meno giovani hanno affollato (per quanto possibile visto il periodo) l’interno e l’immediato esterno della struttura e, al termine, tante sono state le richieste per una foto ricordo o un semplice autografo. Presente, nell’incontro moderato dalla giornalista Francesca Angeleri, anche una classe della scuola media Graziadio Isaia Ascoli di Gorizia, recente vincitrice del concorso scolastico nazionale “10 Febbraio” (indetto dal Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati) con il videoclip “Ricette di vita”.
Lidia Bastianich ha raccontato la sua vita, ben riassunta nel libro “Il mio sogno americano” edito da Solferino, spaziando dai tempi della sua giovinezza nella Pola occupata dagli jugoslavi alla sua nuova vita newyorkese, passando per i due anni trascorsi nel campo profughi di San Sabba, a Trieste. Dalla paura dell’immediato dopoguerra ai rischi vissuti per raggiungere l’Italia, all’attesa per avere il via libera per raggiungere gli Stati Uniti. Fino ad arrivare ai successi degli anni successivi, frutto dei sacrifici e del duro lavoro suo e di suo marito Felice.
Prima dell’evento con Lidia Bastianich c’è stato il tempo per assistere alla tavola rotonda dedicata all’arte dell’Adriatico orientale a Roma e nel Lazio dal V secolo ad oggi, con Donatella Schürzel, Barbara Vinciguerra e Maria Grazia Chiappori, coautrici del catalogo dell’omonima mostra, una pregevole opera che ha conseguito il Premio Tanzella 2020. Grande attenzione anche in questo caso da parte del pubblico per un tema originale, rispetto alla geografia adriatica, nel quale è stato illustrato il grande contributo che gli artisti originari dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, hanno apportato alla storia dell’arte di Roma e del Lazio a partire dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente.
Nel primo pomeriggio si è parlato invece delle donne nella letteratura del confine orientale, assieme a Cristina Benussi ed alla stessa Donatella Schürzel. È stato narrato il ricco contributo del genere femminile nel mondo istriano-dalmata, un contributo originale e prezioso nel contesto socioculturale e professionale in cui le letterate giuliano-dalmate e le protagoniste della narrativa e della vita reale hanno operato.
Un racconto che ha avuto il suo fil rouge nella successiva tavola rotonda “Italiani tra le due sponde: i progetti per l’oggi” con Donatella Schürzel, l’architetto Elisabeth Foroni, Elena Uljančić (Museo del Territorio Parentino) e Roberta Ugrin, presidente della Comunità degli italiani di Rovigno.
La giornata si è conclusa in serata con un nuovo cambio di prospettiva geografica, con la presentazione del progetto Egea legato a Fertilia dei Giuliani, il paese vicino ad Alghero (Sassari) dove si sono rifugiate alla fine degli anni ’40 alcune migliaia di istriani. Hanno dialogato con la giornalista del Corriere della Sera Francesca Angeleri, la regista Cristina Mantis, la quale ha diretto il docufilm “Fertilia istriana”, il direttore del museo Egea, Mauro Manca (che ha scelto come icona una figura femminile molto conosciuta: la bambina con la valigia, alias Egea Haffner) ed il critico cinematografico Alessandro Cuk.
I lavori della quarta ed ultima giornata della Bancarella 2021 saranno dedicati al tema “Dalle memorie alla storia” e visibili in diretta sui siti www.anvgd.it e www.arcipelagoadriatico.it
L’incontro mattutino metterà in relazione Istria e Puglia, poiché verranno presentati i libri “Aldo Pugliese, da profugo istriano a leader sindacale” con lo stesso Aldo Pugliese e “Dall’Istria a Taranto per restare italiani” del prof. Vito Fumarola. Il tema dell’Esodo sarà al centro anche della prima sessione pomeridiana, nel corso della quale saranno presentati “La Patria perduta” di Elio Varutti (inerente il Centro Raccolta Profughi di Laterina, in provincia di Arezzo), “Vita a Palazzo Silos” (le memorie di Anna Maria Marsi profuga a Trieste) e “I 60 anni del Villaggio San Marco a Fossoli” (lavoro a cura del Comitato di Modena dell’Anvgd vincitore del Premio Tanzella 2020). E delle varie facce del terrore che caratterizzò il consolidarsi della dittatura comunista di Tito in Jugoslavia si parlerà in seguito con Paolo Sardos Albertini (Presidente della Lega Nazionale e del Comitato Onoranze ai Martiri delle Foibe) ed il giornalista Andrea Romoli, autore di reportage dedicati alle foibe e fosse comuni recentemente scoperte in Slovenia. Matteo Carnieletto presenterà, invece, il reportage dedicato al “campo di rieducazione” di Goli Otok che ha scritto per la testata online InsideOver grazie ad un crowdfunding cui ha aderito anche l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia; assieme a lui interverranno il giornalista Fausto Bilosavo ed il Prof. Giuseppe Parlato, Presidente del comitato scientifico del CDM.
Goli Otok
Si torna nella Reggenza Italiana del Carnaro di Gabriele d’Annunzio a Fiume con il saggio “Quis contra nos” che verrà presentato dall’autore Federico Lorenzo Ramaioli insieme a Marino Micich (Direttore del Museo Archivio Storico di Fiume), Giuseppe Parlato ed Alessandro Agrì (UniMoRe). La rassegna si chiuderà con un tributo ad Alida Valli, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita: il critico cinematografico Alessandro Cuk presenterà insieme a Mimmo Verdesca (regista dell’apprezzatissimo docufilm “Alida”) e Pierpaolo De Mejo (nipote della diva polesana) le nuove iniziative che l’Anvgd intende realizzare per celebrare la grande attrice istriana.