Ricordando la comunità ebraica di Pirano
Gli ebrei a Pirano non sono mai stati numerosi, ma fino agli anni ’40 del secolo scorso hanno rappresentato una presenza quasi costante. Sono passati di qui anche i futuri Morpurgo, la famiglia ebrea che da Maribor ha preso anche il cognome. Lo ha spiegato lo storico Boris Hajdinjak nel suo esaustivo intervento che ha ripercorso la storia ebraica toccando anche il nostro territorio. Ispirato dal romanzo di Zlatka Vokač Medic “Marpurgi” e l’omonima mostra allestita in Biblioteca questo mese, il direttore della sinagoga di Maribor ha cercato di illustrare le complesse sfaccettature della religione ebraica, le loro diverse origini e le loro sorti. L’Istria ha rappresentato il crocevia di due diverse stirpi di ebrei. Pirano non ha mai avuto una sinagoga, per fondarla ci vuole una comunità con almeno dieci uomini adulti, così Hajdinjak, ma si suppone ci siano state delle sepolture, visto che il credo la impone entro la giornata del decesso.
Solo quando le cose si misero davvero male per il popolo ebraico cominciò la loro storia a Pirano, ossia nel Medioevo. Sarebbe passato di qui anche Giovanni da Capistrano, celebre inquisitore del Medioevo, e a lui sarebbe legata la fondazione del convento francescano dedicato a San Bernardino da Siena, ma le fonti sono poche e confuse. Lo stesso vale per i piranesi ebrei del 20.secolo, come la famiglia Curzolo, la quale aveva appoggiato la causa fascista in principio ed era stata deportata negli anni ’40. Come ha precisato Daniela Paliaga Janković, che nelle sue ricerche si interessa anche a questo aspetto della storia, nell’archivio piranese ci sono lettera a difesa di Oscar Curzolo risalenti al suo processo del 1945. Oscar aveva asserito di aver dato rifugio a molte persone nella sua casa di Portorose, antifascisti inclusi. Per quanto riguarda il possibile posizionamento delle pietre d’inciampo, a detta della Paliaga, sarà necessario fare luce sulle incerte fonti a disposizione.
Maja Cergol
Fonte: Radio Capodistria – 01/03/2022