Riscoprire Biagio Giuliani, eroe capodistriano della Serenissima
Al momento della sua massima espansione la Repubblica di Venezia estendeva il suo governo dall’Adda, nella pianura Padana, all’isola di Cipro nel cuore del Mediterraneo. Allo “stato da tera” appartenevano le lombarde Brescia e Bergamo, il Veneto, quasi l’intero Friuli. Allo “stato da mar” appartenevano la costa e parte dell’interno dell’Istria, isole e città sulla costa dalmata, la baia di Cattaro, parte dell’Albania sulla costa, isole e porti greci nello Jonio e nell’Egeo, le due grandi isole di Creta e Cipro.
Le popolazioni di questo “impero repubblicano” non sempre e non tutte accettarono incondizionatamente la presenza e il potere della Serenissima, ma nella più parte dei casi furono strenui difensori di quella grande realtà multietnica, multiculturale e multilinguistica che seppe per quasi 1000 anni essere la Repubblica Serenissima di Venezia.
In tale contesto le guerre che videro contrapporsi Venezia contro l’impero Ottomano quanto nell’Egeo, come nei Balcani, videro una uniforme presenza di sudditi veneziani tra le truppe e gli equipaggi della Serenissima che si opponevano alle dilaganti espansioni ottomane, dalla partecipazione alla grande e tragica battaglia di Lepanto, con galee interamente armate da singole città e territori, alle altre tragiche guerre che coinvolsero al Repubblica di Venezia e la Sublime Porta a partire dal ‘400 e fino al ‘700, prima fra tutte la guerra di Candia .
Molte azioni eroiche sono riportate nelle cronache che raccontano l’ascesa della Serenissima ma non tutti però sono ricordati oggi con il giusto rilevo, per esempio con targhe o una lapide in memoria delle loro gesta coraggiose.
Il capodistriano Biagio Giuliani è stato reso celebre da un’azione molto coraggiosa: fu il comandante del forte S. Teodoro, piccolo isolotto di fronte la città di La Canea\Hania, il primo lembo di terra cretese ad essere stato attaccato dai turchi alla conquista di Candia nel luglio del 1645. Giuliani e la guarnigione a suo comando resistettero disperatamente ai ripetuti assalti dei turchi e quando si videro sopraffatti e anziché arrendersi, diede “fuoco alle polveri” e “fece saltare in aria col piccolo avanzo della guarnigione, seppellendo nelle rovine un gran numero di nemici”. Così racconta il valoroso sacrificio del Giuliani il De Franceschi nella sua “L’Istria. Note storiche” del 1879.
Il progetto “Le popolazioni della Serenissima alle guerre veneto turche. La storia del capodistriano Biagio Giuliani eroe a Creta” è stato presentato alla stampa ieri a Trieste in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti Alberto Montagner, Presidente dell’Associazione Culturale Veneto Nostro capofila del progetto, Valentina Petaros Jeromela, responsabile del progetto, Pietrangelo Petenò, referente di Marco Polo Project Venezia, e Piero Sardos Albertini, Presidente della Fameia Capodistriana, associazione che raccoglie gli esuli da Capodistria e che nel 1963 donò al Comune di Venezia una lapide commemorativa di Biagio Giuliani che fu installata nell’isola del Lido di Venezia.
Il progetto è stato approvato dalla Regione del Veneto nell’ambito della Legge Regionale n.39/2019 “Interventi per il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale risalente alla Repubblica Serenissima di Venezia nell’Istria, nella Dalmazia e nell’area mediterranea” e intende ricordare il grande eroe cavresano, Biagio Giuliani, attraverso l’avvio di ricerche presso gli Archivi Storici, lo spoglio delle varie pubblicazioni che negli anni si sono occupate dell’evento storico, i dipinti, le dediche, le poesie, la toponomastica che in diverse realtà ricordano Biagio Giuliani.
Vi saranno tre cerimonie pubbliche:
- a Hania/Creta, MAGGIO 2024, un seminario e la posa di una lapide a memoria di Biagio Giuliani e della difesa del forte di san Teodoro, coinvolgendo le Istituzioni e la comunità locale.
- a Capodistria, SETTEMBRE 2024, un seminario, posa di una corona di fiori presso la piazzetta a lui dedicata;
- nell’Isola del Lido di Venezia, NOVEMBRE 2024, incontro/evento presso il luogo dove è stata collocata la lapide donata dalla “Fameia Capodistriana” alla Citta di Venezia in ricordo di Biagio Giuliani, coinvolgendo Istituzioni ed associazioni locali vi sarà la lettura di un estratto del discorso che fece il 9 giugno 1963, in occasione dell’inaugurazione della lapide, Giovanni Quarantotti.
Saranno realizzati:
- un opuscolo divulgativo che riassuma la storia di Biagio Giuliani;
- un video racconto per potere ottenere la più ampia diffusione nei media e canali social;
- avvio di un importante percorso di valorizzazione dell’isola di San Teodoro a Chania con un lavoro di ricerca e pianificazione delle strutture fortificate ad essa riconducibili, grazie all’apporto del Politecnico di Creta. Questo lavoro consentirà di realizzare percorsi di visita di carattere storico culturale all’isola che è riserva naturale, ma non è conosciuta per gli avvenimenti storici;
- celebrazione dell’anniversario della nascita di Biagio Giuliani, il 22 novembre 1604, mai finora realizzata. Nel 2024 sarà il 420° anniversario.
Saranno coinvolti anche gli studenti di scuole istriane di lingua italiana per renderli partecipi al progetto, contribuire alla realizzazione del breve video racconto, e trasmettere gli aspetti legati alla ricerca documentale e archivistica.