Si amplia il museo degli strumenti tradizionali di Piemonte d’Istria
Nel pomeriggio di sabato 10 settembre Piemonte d’Istria, pittoresco borgo dell’alto buiese, si è riempito di suoni e musica per inaugurare l’allargamento della bella realtà museale del luogo. Come spiegato da Claudio Stokovaz, sindaco di Grisignana, era doveroso esporre al pubblico i reperti archeologici individuati nel sito di Santa Croce, scoperto già nel 1903 da Carlo Marchesetti.
“Quando nel 2011 l’Acquedotto istriano posava le tubature nelle vicinanze di Circotti ci si è imbattuti in alcuni interessanti resti e, bloccati gli scavi, sono intervenuti gli esperti che su una superfice di solo 58 metri quadrati hanno trovato resti di sei diverse epoche storiche: dal neolitico parliamo settimo, ottavo fino al terzo millennio avanti Cristo, poi l’età del bronzo, del ferro, le due epoche antiche e il Medio evo“, spiega Stocovaz illustrando le dieci teche che espongono i reperti e presentano le varie epoche storico-culturali rinvenute a Santa Croce.
Nuovi e più grandi spazi pure per il reparto etno-musicale, inaugurato nel 2016 e nato per iniziativa di Walter Macovaz, musicista e liutaio triestino di origine grisignanese. “A fine carriera, dopo 40 anni di lavoro, mi son trovato con il laboratorio pieno di strumenti, più o meno interi, donazioni di clienti, di amici e in accordo con il comune di Grisignana abbiamo deciso di esporli proprio qua a Piemonte” ricorda Macovaz illustrando la ricca raccolta: “Ci sono strumenti che vanno dal nord Europa al Medio oriente però fondamentalmente ci sono quelli dell’area locale, i classici strumenti che si suonavano in questa zona come armoniche diatoniche, ploner, bajs o bassetti e poi violini, clarinetti, flauti, c’è un clavicembalo, un fortepiano e un mandolone che è uno strumento rarissimo, ce ne sono 5 in Europa e uno è qua a Piemonte; ma poi ci sono pure strumenti di lavoro, le piccole particolarità che illustrano quanto lavoro c’è dietro ad ogni strumento“. Obiettivo del museo, aggiunge Macovaz, è principalmente il recupero della memoria storica di un’area ancora musicalmente vivace, ma anche la valorizzazione del territorio.
Anche grazie a questa due raccolte che saranno incluse nel più ampio progetto relativo alla Parenzana, come affermato dal sindaco Stocovaz, Grisignana intende candidarsi al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
Lionella Pausin Acquavita
Fonte: Radio Capodistria – 11/09/2022