Si è svolto il 64° raduno della Famia Ruvignisa
Dopo due anni difficili , l’annuale raduno della Famìa Ruvignisa, l’associazione che raggruppa i rovignesi non solo d’origine, sia della diaspora che residenti, ma anche i simpatizzanti, ha avuto nuovamente luogo a Rovigno, in occasione della festa di Sant’Eufemia, Patrona della città. Due anni fa il raduno, causa la pandemia, si tenne in un solo giorno al Villaggio del Pescatore a Duino, mentre l’anno scorso, all’ultimo momento ne venne organizzato uno a Rovigno, ma in forma ridotta. Quest’anno le adesioni sono più che raddoppiate, con arrivi da persino dall’Australia, dal Canada e da vari paesi europei. Da Genova è arrivato un pullman, organizzato dal Eliade Borme, mentre tanti sono giunti anche da Roma. Presenti numerosi giovani, figli e nipoti di esuli, i loro familiari e simpatizzanti.
Già nei primi anni Novanta i contatti fra la dirigenza della Comunità Italiana di Rovigno e della Famìa Ruvignisa si erano ufficializzati, potendo contare sul nuovo clima politico e sui buoni rapporti personali mai interrotti. Con il nuovo millennio, l’annuale raduno si è tenuto regolarmente nella città di S. Eufemia, in sinergia con la Comunità italiana, che ha sempre offerto squisita ospitalità e massima collaborazione. In tal modo anche quest’anno i due organismi, presieduti da Viviana Benussi e Gabriele Bosazzi rispettivamente, hanno messo in cantiere numerose iniziative, ad ampio spettro.
Il Raduno, svoltosi dal 12 al 17 settembre, ha visto la partecipazione il primo giorno all’evento “La musica classica al tempo della Serenissima”, organizzato dalla Comunità. Il giorno seguente, presso il teatro Gandusio, gremito, è stata rappresentato, a cura della compagnia “Grado Teatro”, diretta dal vicepresidente della Famía, Tullio Svettini, lo spettacolo “Le Tabacchine”. Il giorno 14, in 60, hanno partecipato alla visita alla Basilica Eufrasiana, guidati dal prof. Marino Baldini, seguita dall’incontro con la Comunità italiana di Visinada, accolti calorosamente dalla presidente Neda Saincic Pilato. La sera del 15, presso la terrazza estiva della Comunità di Rovigno, i convenuti hanno assistito al concerto “I cento anni di Piero Soffici”, con Sergio Preden “Gato”.
Giovedí 15, era stata una giornata particolarmente significativa per i radunisti. La mattina visita esaustiva e avvincente al centro storico di Rovigno, a cura di Angelo Caggiano, che parla e scrive correntemente in rovignese. La sera, presso la sala grande della Comunità, su iniziativa congiunta, presentazione della nuova edizione, per i tipi della Ronzani, di “Martin Muma”, unico romanzo di Ligio Zanini, con l’intervento dello storico Ezio Giuricin, che ne ha scritto la prefazione. Letture di alcuni passi significativi eseguite magistralmente da Tullio Svettini, vicepresidente della Famìa. È seguito il ricordo di Gianclaudio de Angelini, esule a Roma, recentemente scomparso, che in quella stessa sala, lo scorso raduno, aveva presentato la sua raccolta di poesie “Gli occhi di Lavinia”. Tantissimi i presenti, che hanno seguito commossi e partecipi, gli interventi dei due presidenti, Viviana Benussi e Gabriele Bosazzi, di Donatella Schürzel, presidente del Comitato provinciale di Roma e vicepresidente nazionale dell’Anvgd, di Eufemia Giuliana Budicin e della moglie di Gianclaudio, Tania. Letture di Tullio Svettini e di Alessio Giuricin che per Gianclaudio ha composto una poesia [foto di apertura]. L’accompagnamento musicale, sentito e delicato, è stato eseguito alla tastiera dal giovanissimo Giulio Benedetto Uggeri Michelini.
Il giorno di S.Eufemia, è iniziato con la messa delle ore 9, officiata nel duomo da don Damir Stifanic, e allietata dal bravissimo coro parrocchiale, accompagnato all’organo da Ronald Braus che, alla fine, ha intonato la Viecia Batana, seguito dai presenti.
Al pranzo sociale, presso il ristorante Graziano, della Famía Ruvignisa i partecipanti erano il doppio dell’anno precedente. Presenti Gabriele Bosazzi, Donatella Schürzel, Viviana Benussi e Matteo Tromba, neovicepresidente della Comunità, che non ha mancato di far sentire la sua meravigliosa voce, cantando alcune canzoni tradizionali. Canzoni che hanno allietato il convivio, accompagnate dalla chitarra di Duilio Budicin.
Il giorno conclusivo, la pioggia ha costretto l’annullamento della “Serata in famiglia” prevista presso la terrazza estiva. Nel pomeriggio, approfittando di una schiarita, si è potuto però tenere l’omaggio al cimitero Le Laste ai rovignesi ivi sepolti e a quelli morti in esilio, con interventi di Tullio Svettini, Donatella Schürzel, Franca Dapas e Angelo Caggiano.