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San Lorenzo Del Pasenatico Foto Visit Croatia

Storia dell’antico paese istriano di San Lorenzo del Pasenatico

“San Lorenzo, storia del mio paese”, questo il titolo dell’ultima conferenza storica primaverile prima della pausa estiva, svolta nella Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago dalla giovane dott.ssa Marianna Benčić, che si è presentata al sodalizio umaghese per la seconda volta. Alla fine di ottobre dello scorso anno, in occasione dello Zuccafest, sempre organizzato dalla CI, aveva infatti tenuto una conferenza da titolo “Le danze macabre in Istria: gli affreschi di Cristoglie e Vermo”, argomento davvero azzeccato in quel periodo dell’anno.

Questa volta ha invece presentato la storia del suo paese e precisamente San Lorenzo, che prende il nome dal suo Santo patrono. La località si trova vicino a Umago, tra Capo Mulin, dove una volta c’era il mulino a vento e Capo Saltarello, il cui nome deriva dalle reti da pesca chiamate “saltarelli”, usate per la pesca dei cefali.

La storia di San Lorenzo inizia fin dalla preistoria e precisamente nel IV millenio a.C., in quanto l’area era abitata già nel Neolitico. Nella vicina località di San Giovanni della Cornetta, esistono ancora oggi i resti di un antico castelliere che, come ha confermato anche il prof. Rino Cigui, presente alla conferenza, risale sicuramente al 1800 a.C. Risalgono invece all’epoca romana i resti di una villa patrizia con bellissimi frammenti di mosaici, iscrizioni, tombe e un’antica cisterna. Il re franco Conrad nel 1028 consegnò San Lorenzo al patriarca d’Aquileia, che nel 1037 restituì il feudo all’imperatore con il desiderio che lo stesso venga consegnato all’allora povera diocesi di Cittanova. Con il trattato di pace di Treviso nel 1291 San Lorenzo cadde sotto il governo veneziano, che riconobbe i diritti della Serenissima sui territori conquistati in Istria. Da allora, San Lorenzo fu proprietà del vescovo di Cittanova, che ne ebbe piena giurisdizione fino al 1519, quando l’autorità civile passò ai podestà di Umago.

Nel periodo fra il 1570 e il 1571, durante la Guerra di Cipro, i turchi in lotta contro i veneziani, arsero molte case, provocando enormi danni a San Lorenzo. Seguirono gli anni delle epidemie: tra il 1527 e il 1630 quelle di peste e di malaria, poi tra il ‘700 e l’‘800 il vaiolo, nel 1817 il tifo pettechiale, nell’agosto del 1843 la malaria, nel 1855 il colera asiatico e nel 1862 la malaria, che tra settembre e novembre contagiò 100 abitanti su 680.

ĽOttocento ci rivela la drammatica situazione in cui versava la chiesa parrocchiale, il cui restauro iniziò facendo ricorso alľimperatore Francesco Giuseppe e a sua moglie Elisabetta, che offrirono 1.000 fiorini. I lavori di restauro iniziarono nel 1878 e si protrassero fino al 1894.

La dott.ssa Marianna Benčić ha continuato l’eposizione soffermandosi sugli anni precedenti la Prima guerra mondiale, quando molti giovani istriani dovettero andare a combattere in Galizia. All’epoca a San Lorenzo venne costruito il capitello per chiedere la grazia di farli tornare dalla guerra sani e salvi.

La relatrice ha menzionato infine che nel passato a San Lorenzo c’erano ben due torchi oleari, che purtroppo vennero chiusi dopo l’ondata di freddo del 1929, quando la maggior parte degli alberi d’olivo ghiacciarono.

Al termine della conferenza la presidente del sodalizio umaghese Floriana Bassanese Radin ha ringraziato la giovane relatrice per ľinteressante conferenza e soprattutto per aver saputo attirare ľattenzione di molti suoi alunni dell’ottava classe della Scuola elementare italiana “Galileo Galilei” presenti alla conferenza, nella consapevolezza che apprendere la storia del proprio paese aiuta i giovani a comprendere il passato e ľorigine della nostra cultura e ad affrontare meglio il presente e il futuro.

Il ciclo delle conferenze storiche, molto seguite e apprezzate dai soci del sodalizio umaghese, riprenderà quindi in autunno.

Manuela Bose 
Fonte: La Voce del Popolo – 09/05/2023