Il seggio di Pola per le votazioni del 2 giugno 1946
Al termine dei quaranta giorni di cruenta occupazione jugoslava iniziata il primo maggio 1945, con la Venezia Giulia divisa lungo la Linea Morgan in Zona A sotto amministrazione militare angloamericana (Trieste, Gorizia e Pola) e Zona B sotto amministrazione militare jugoslava (Istria e Fiume, essendo Zara stata già occupata nel novembre 1944), ci si avviò alla Conferenza di Pace.
Il 21 marzo 1946 giunse a Pola la commissione interalleata che doveva stabilire la sorte di Pola, contesa tra Italia e Jugoslavia. Le manifestazioni patriottiche dei polesani furono significative, ma nella Piazza del Foro la polizia del Governo Militare Alleato dovette intervenire per placare gli animi. I...
Giuliano-dalmati esclusi dal Referendum del 2 giugno
Lettera di Franco Luxardo (Presidente dell'Associazione Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio) alla rubrica di Aldo Cazzullo "Lettere al Corriere".
Pochi sanno che il Collegio XII – “ Trieste e Venezia Giulia – Zara” non ha potuto votare al Referendum.
La ragioni le conosciamo: occupazione militare jugoslava a Zara-Fiume e gran parte dell’Istria, Territorio Libero di Trieste con truppe americane e inglesi a Pola, Trieste e Gorizia.
Fu un vero peccato che centinaia di migliaia di italiane ed italiani siano rimaste escluse dal momento fondante della nostra Repubblica. Purtroppo il Presidente Mattarella non lo ha detto ieri sera.
Mi...
Il 2 giugno ’46 giuliani, fiumani e zaratini non poterono votare
Dei 573 seggi dell’Assemblea Costituente da assegnare e previsti dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 74 del 10 marzo 1946, in realtà ne furono attribuiti soltanto 556, mancando all’appello i 13 previsti per la Circoscrizione XII (Trieste e Venezia Giulia – Zara), oltre ai 5 della provincia di Bolzano. Con un ulteriore Decreto Luogotenenziale, di soli sei giorni successivo, fu ritenuto impossibile lo svolgimento delle elezioni in quelle terre di confine, a causa della situazione internazionale. Il momento fondativo dello Stato Italiano uscito dalle macerie del conflitto si svolse pertanto senza coinvolgere i cittadini residenti in terre che, fino alle deliberazioni...
Il confine orientale e il voto del 2 giugno 1946
In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, riproponiamo questo articolo del Prof. Davide Rossi (vicepresidente di Coordinamento Adriatico APS) inerente la mancata partecipazione al referendum istituzionale ed alle contestuali elezioni per l'assemblea costituente dei giuliani, fiumani e zaratini.
La Repubblica mutilata. Trieste e il voto del 2 giugno 1946: una vicenda sconosciuta
di Davide Rossi - 03/06/2016 - Fonte: Ilgiornale OFF
Pochi sanno che le prime elezioni italiane a suffragio universale, con voto diretto, libero e segreto avvengono con una distorsione territoriale non priva di conseguenze: è il 2 giugno del 1946 – esattamente settant’anni or sono – e, seppur...
Non si potè votare il 2 giugno 1946
Il 2 giugno 1946 Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara furono estromesse dalle urne
Pubblicato su Il Giornale d’Italia
Si sono celebrati in questi giorni i 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana (primo gennaio 1948), nella quale dovrebbero riconoscersi tutti gli italiani.
L’Assemblea Costituente che la redasse venne eletta contestualmente al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, sui cui esiti aleggiano da tempi vari dubbi, poiché parecchi sostengono che il risultato sia stato falsato a favore dell’opzione repubblicana.
Solamente in tempi recenti si è messo in risalto che a quell’importantissimo appuntamento elettorale, che vedeva il...