“Noi istriani sbranati dai lupi”
Sette familiari uccisi, fra cui il padre sparito nel nulla. Esce il libro di Tarticchio, testimone degli orrori titini
«Papà mi guardò e i suoi occhi si fusero coi miei». Il ricordo di quello sguardo eterno, Piero Tarticchio lo custodisce scolpito nella mente. Era la notte fra il 4 e il 5 maggio 1945, l'ultima volta in cui vide suo padre, la notte in cui fu portato via dalla polizia politica di Tito. Tre uomini armati e uno sgherro in borghese avevano fatto irruzione in casa per portarlo via coi polsi legati dal fil di ferro: «Vivessi mille anni non lo scorderò mai».
Piero Tarticchio oggi racconta compiutamente in un libro in uscita per «Mursia», Sono scesi i lupi dai...