Recensione di “La mia casa altrove”
Ambientato tra Trieste, l’Istria e la Bosnia “La mia casa altrove”, edito da Bottega Errante, segna l’esordio della triestina Federica Marzi al romanzo, una storia dai contorni noir che comincia con un incidente d’auto in Istria. Vittima, per fortuna solamente ferita e non in maniera particolarmente grave, una ragazza bosniaca, Amila, ormai residente a Trieste, che aveva preso in prestito la Panda, senza chiederlo alla legittima proprietaria, Norina, esule da Buie, la donna che aiuta in casa per assistere il marito malato di lei, Mariano. Norina, non vedendo l’auto ritornare al suo posto, avrebbe potuto pensare a un furto, ma ben presto, avvertita dalla polizia dell’incidente...