Norma Cossetto, Porzûs, Vergarolla. Volti e storie di stragi dimenticate
Raimo e Montanari permettendo, torniamo sulla tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Che solo un imbecille può affermare che abbia qualcosa a che vedere con la Shoah, solo che è stata una tragedia immane. Di cui le foibe fanno da apice.
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Giampiero Mughini
Fonte: Il Foglio - 22/02/2022
Un bel articolo di Giampiero Mughini su Il Foglio.
Mughini, ricordando il dalmata Enzo Bettiza e il suo libro 'Esilio', difende dai Montanari, Raimo, Barbero e altri il Giorno del Ricordo e con esso l' immane tragedia del popolo...
«Giorno Ricordo permette di rinnovare memoria vittime. No a tesi negazioniste»
Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico:
"Il Giorno del Ricordo permette all'intera comunità di conservare e rinnovare la memoria di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra e della vicenda del confine orientale.
Quegli avvenimenti rappresentano una pagina molto dolorosa della nostra storia e il tentativo, perpetrato nel tempo, di coprirne le dinamiche e i contorni storici è stata una operazione inaccettabile. Così come inaccettabili sono le tesi negazioniste: in nessun caso possono infatti ritenersi ammissibili motivazioni o compromessi ideologici volti a legittimare la violazione...
La legge 92/2004 del Giorno del Ricordo vuol dire Madre-Patria, solidarietà, democrazia, libertà.
Va ' pensiero...Patria o Madre-Patria, la terra degli avi.
Si parla molto ultimamente di Patria in Italia per scopi politici e di identità culturale. È un bene che se ne parli e se ne riscopra il valore antico e ideale. Un termine che nel lungo secondo dopoguerra divenne desueto e ostico alla cultura politica dominante del pensiero unico, che utilizzava volentieri l'antifascismo per uniformare a sé ogni forma di azione e di pensiero politico alternativo. Un noto intellettuale, Galli Della Loggia, parlò anni fa in un suo saggio di " Morte della Patria", denunciando e cercando di spiegare un lungo e ingiusto processo di rimozione di un alto concetto ideale, culturale e storico. Carlo...
Foibe e uso pubblico della storia
Le polemiche strumentali non aiutano a costruire un ponte tra passato e presente europeo.
Proseguono con nuovi protagonisti le esternazioni sul dramma delle foibe giuliane, che spesso giungono a voler letteralmente abolire la legge 92/2004. Su quale attinenza bizzarra ci sia per voler ribaltare un voto quasi unanime del parlamento italiano a favore di una legge, che ha inteso collegare la memoria degli esuli giuliano-dalmati con la storia nazionale ed europea, non intendo soffermarmi in questa sede. Ovviamente tale legge, che ha istituito il Giorno del Ricordo delle sofferenze vissute dalle popolazioni italiane dell'Istria, Fiume e Dalmazia non può né deve essere abolita in base alle...
Una memoria corta e divisiva contro il Giorno del Ricordo
Replica ulteriore al Prof. Tomaso Montanari, contrario alla l. 92/2004, istitutiva del Giorno del Ricordo e a favore della quale votò a favore lo stesso Senatore della minoranza slovena Miloš Budin, eletto nelle file dei DS.
A tutti coloro che vorrebbero abolire il Giorno del Ricordo, con il prof. Montanari in testa, vanno sempre ricordati i dati delle votazioni espressi alla Camera: su 521 deputati presenti, favorevoli 502, contrari 14, astenuti 4. Votarono favorevolmente i gruppi politici Alleanza Nazionale, Democratici di Sinistra DS, Forza Italia, Lega Nord, Margherita, Unione di Centro UDC, Gruppo Misto. Contrari alla legge Rifondazione comunista e Comunisti Italiani....
Difendere il Giorno del Ricordo e la memoria di Foibe ed Esodo
Incontro dibattito sulle foibe e l'uso della storia tenutosi a Roma al liceo Nomentano di Roma nel pomeriggio di ieri 12 ottobre con pubblico ampiamente composto da docenti. Partecipanti Eric Gobetti (autore del libello giustificazionista "E allora le foibe?"), Tomaso Montanari (neorettore dell'Università per Stranieri di Siena ma recente protagonista di dichiarazioni contrarie al Giorno del Ricordo e giustificazioniste) e Marino Micich ( Società di studi fiumani - Archivio Museo storico di Fiume).
In sostanza Gobetti e Montanari hanno ribadito la loro nota posizione sulle foibe, sull' esodo giuliano dalmata e soprattutto per una buona parte del convegno i due suddetti invitati hanno...
Giù le mani dal Giorno del Ricordo
Il Giorno del Ricordo appartiene innanzitutto alla comunità Giulia-dalmata ed ottenne il voto del 95% dei Parlamentari.
La storiografia della sinistra legata alle suggestioni del vecchio PCI scarica la responsabilità storica dell'esodo Giuliano-dalmata prima sull'Italia liberale (per essi conta un fatto... che il Risorgimento non lo hanno fatto le masse popolari, le quali non hanno voluto l'entrata dell'Italia nella guerra 1915-'18 per Trento e Trieste) e poi con molta decisione sul regime fascista.
Stabiliscono, inoltre, nelle loro sintesi un curioso rapporto di causa-effetto nel leggere la storia del confine orientale. I vari Montanari Barbero, D'Orsi, Gobetti et altri non...
La complessità della storia del confine orientale
Con riferimento all’articolo “La storia riscritta in silenzio” comparso a firma di Simonetta Fiori nell’edizione di martedì 6 luglio di “Repubblica”, la Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati intende effettuare alcune precisazioni.
Innanzitutto duole constatare che la storia del confine orientale viene interpretata sempre nell’ambito del fascismo e dell’attacco politico alla destra, dimenticando secoli di presenza, storia, cultura e tradizione italiana sulle coste dell’Adriatico orientale, nonché l’adesione al Risorgimento di classi dirigenti e volontari autoctoni. Risulta necessario distinguere la lettura ideologica e politica che ha...
Vogliono cancellare il 10 febbraio
Un libercolo di tal Eric Gobetti (che intende minimizzare e persino giustificare le foibe) e adesso il solito, stantio manifesto di intellettuali, neppure troppo qualificati, volto a chiedere alle massime istituzioni italiane un ennesimo riconoscimento dei crimini di guerra commessi dall’Esercito italiano in Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale, appaiono due elementi di uno stesso, evidente disegno politico : quello di cercare di cancellare dal nostro calendario civile il Giorno del Ricordo, quel 10 febbraio (che sempre meno è oggi motivo di manifestazioni pubbliche), istituito nel 2004 per non dimenticare le foibe e l’esodo Giuliano – Dalmata e Fiumano
Noi che tra i...
1941, l’implosione della prima Jugoslavia
La narrazione controfattuale della peggior sinistra sull’invasione jugoslava delle regioni italiane di confine e la seguente mattanza e pulizia etnica continua a ripetere come detto in un precedente post, le solite stupidaggini giustificazioniste. La premessa è quella dell’aggressione fascista alla povera Jugoslavia nell’aprile del 1941. Al di là di certe fanfaluche vediamo come andarono i fatti. Con la caduta del primo ministro jugoslavo Stojadinović sembrò che l’amicizia tra Roma e Belgrado, rafforzatasi con i patti italo- jugoslavi del 1937 dovesse avere una brusca fine: tuttavia i rapporti con Belgrado sembrarono presto schiarirsi, tanto che Mussolini, in visita al fronte...
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