Quando la Storia si fa Memoria
Intervista a Pietro Spirito, autore di un romanzo - tra i migliori di questa stagione - sul periodo degli esuli dalla ex Jugoslavia
di Igor Traboni - 20/05/2018
Tra i libri più interessanti di questa per certi avara stagione editoriale, c’è senza dubbio “Il suo nome quel giorno” di Pietro Spirito (Marsilio, euro 16,50). Il giornalista e storico triestino (lavora al Piccolo e ha alle spalle un’altra mezza dozzina di libri) si è prodotto in un romanzo “di memoria”, che collega la Trieste di oggi e di ieri – quella dei profughi in fuga dalla Jugoslavia dopo la fine della seconda guerra mondiale – ad una città del Sudafrica e a due donne, una di oggi e una di...
40 anni di separazione
"Il suo nome quel giorno", di Pietro Spirito, narra la vicenda di una madre e una figlia che si ritrovano dopo quarant'anni di separazione. Sullo sfondo i campi profughi e la vicenda dell'esodo della comunità italiana dalla Jugoslavia titina
di Diego Zandel - 12/04/2018
La dura realtà dei campi profughi, predisposti dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli inizi degli anni Sessanta per i profughi istriani, fiumani e dalmati, è ben raccontata nella loro disperazione da Pietro Spirito nel romanzo “Il suo nome quel giorno”, edito da Marsilio. Lo fa, a mio avviso, in forme di degrado un po’ eccessive, tra furtarelli e prostituzione, che personalmente, per essere nato e...