4 Novembre, una vittoria di popolo che oggi l’Italia mutila
di Davide Rossi e Lorenzo Salimbeni - 04/11/2020
Fonte: l'Adige
Il 4 novembre 1918 entrò in vigore l’armistizio firmato il giorno precedente a Villa Giusti tra l’Italia e l’Austria-Ungheria con cui si compiva “l’opera con tanto eroismo iniziata dai nostri padri”, come aveva annunciato il 24 maggio 1915 Vittorio Emanuele III di Savoia al momento dell’entrata in quella che i contemporanei chiamarono Grande Guerra, ma che per gli italiani fu la Quarta Guerra d’Indipendenza.
Si trattò di un conflitto che coronò gli auspici dell’irredentismo, movimento politico e culturale nato nel 1877 tra i triestini, istriani e trentini convenuti a Napoli per i funerali del...
Un monito all’Italia da Trieste
Nel 1914, alla vigilia dell’ingresso in guerra del Regno d’Italia, l’irredentista triestino Ruggero Timeus pubblica un libro, intitolato Trieste.
Con questa opera accusa il tentativo di denazionalizzare i territori italofoni dell’Impero Asburgico ad opera dello stesso governo imperiale. Il libro, di una sconcertante attualità, creerà storicamente una scissione definitiva, da tempo presagita, con l’irredentismo culturale di Scipio Slataper e Giani Stuparich. La figura del giovane intellettuale triestino, che morirà nel settembre del 1915 colpito da una granata austriaca, è stata definita scomoda. Questo avvenne perché denunciava, in maniera irruenta, la mancanza di...