12 settembre 1919, Gabriele d’Annunzio a Fiume
In occasione dell'anniversario dell'entrata di Gabriele d'Annunzio a Fiume alla testa dei suoi Legionari avvenuta il 12 settembre 1919, l'edizione online de Il Giornale ha intervistato Marino Micich, storico, direttore dell’Archivio-Museo storico di Fiume e segretario generale della Società di Studi Fiumani (www.fiume-rijeka.it).
«Gabriele D’Annunzio - poeta ed eroico combattente nella Grande Guerra, notissimo in Italia per i suoi voli aerei su Vienna e Trieste, nonché per la cosiddetta “Beffa di Buccari” - si pose alla testa di un movimento di opinione che in nome della “Vittoria mutilata”, contestava l’eccessiva arrendevolezza del governo italiano nei tavoli della...
D’Annunzio ricordato al monumento tra Ronchi e Monfalcone
Sull’eredità poetico-letteraria di Gabriele Rapagnetta è chiaro che l’opinione pubblica non abbia da eccepire, se non su alcuni aspetti, più o meno fondamentali, moralmente fuori dai canoni del proprio tempo. Su quanto, invece, portato avanti militarmente con la cosiddetta Impresa di Fiume ancor oggi, a oltre cent’anni di distanza, divisioni e dibattiti storici e politici infiammano le pagine delle cronache locali.
Anche quest’anno, seppur con toni più sommessi rispetto a quanto si è visto in altri frangenti temporali, il 12 settembre è stato il giorno del Vate con la consueta commemorazione di fronte al monumento che, per tre quarti a Monfalcone e un quarto a Ronchi dei...
Una storia per immagini dell’impresa fiumana
A oltre cent'anni dall'impresa di Gabriele d'Annunzio, avviatasi con l'entrata nella città contesa il 12 settembre 1919, Fiume rappresenta un passaggio decisivo nella storia dell'Italia tra le due guerre mondiali e segna l'inizio della crisi dello stato liberale italiano.
La marcia e i sedici mesi di vita della città-stato si configurano per molti come un' irripetibile esperienza esistenziale, per altri come uno scenario ideale per futuribili assetti politico- istituzionali. Reduci della grande guerra, arditi, studenti e futuristi vi partecipano con passione ardente. L' avventura militare per rivendicare alla madrepatria la città, abitata in maggioranza da italiani, darà rinnovata...
La Lega Nazionale ha commemorato la partenza dell’impresa fiumana
Come tradizione, anche quest'anno, la Sezione di Fiume della Lega Nazionale, in sinergia con il Comune di Monfalcone e il Comitato per la Valorizzazione storico-letteraria di Gabriele d'Annunzio di Ronchi dei Legionari, ha ricordato l'Impresa di Fiume, un tassello importante della storia fiumana e italiana del secolo breve.
La cerimonia si è svolta presso il monumento che ricorda la partenza della colonna di disertori del Regio Esercito e di volontari che nella notte tra l'11 ed il 12 settembre 1919 seguirono d'Annunzio in marcia verso Fiume, il cui Consiglio Nazionale Italiano aveva chiesto l'annessione al Regno d'Italia in nome del principio di autodeterminazione dei popoli già il 30...
D’Annunzio, l’impresa di Fiume e la Dalmazia
Il 12 settembre 1919, la popolazione italiana di Fiume accoglieva trionfalmente Gabriele d'Annunzio alla testa della sua colonna di volontari e di disertori del Regio Esercito. Un colpo di mano che intendeva risolvere lo stallo diplomatico inerente la definizione del nuovo confine tra l'Italia ed il neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
Tra le molteplici pubblicazioni edite in occasione del recente centenario dell'impresa fiumana, segnaliamo oggi il lavoro del giovane storico militare Leonardo Malatesta "L'impresa di Fiume. D'Annunzio e i suoi legionari in Dalmazia dal 1919 al 1920".
Fiume, la città olocausta. Nel corso del secolo breve fu al centro di molti eventi storici. Uno di...
L’impresa fiumana di d’Annunzio vista dall’estero
Domenica 7 agosto Controcultura, il supplemento domenicale del quotidiano Il Giornale, ha dedicato ampio spazio a Gabriele d'Annunzio e alla sua impresa fiumana, ma in una prospettiva ancora poco approfondita.
Tre articoli hanno, infatti, approfondito come l'opinione pubblica, la stampa e la letteratura hanno visto dall'estero l'avventura del Vate; particolarmente interessanti i riferimenti che si trovano nell'opera di Marcel...
Eroi, poeti, pazzi, sognatori alla corte fiumana del Vate
Torna il memoir più bello sulla leggendaria impresa di Gabriele d'Annunzio e dei suoi generosi legionari
Léon Kochnitzky (1892-1965) fu un protagonista di primo piano nell’impresa di Fiume (1919-1920). Gabriele d’Annunzio affidò al suo ammiratore, poeta belga innamorato dell’Italia, le «relazioni esteriori». Léon, assieme a un altro grande personaggio, Henry Furst, era di fatto l’ufficio stampa e propaganda della città-stato. Si allontanò da Fiume quando capì che Gabriele d’Annunzio non sarebbe andato fino in fondo e non avrebbe perseguito una vera alleanza con la Russia bolscevica. I mesi di Fiume rimasero però l’esperienza fondamentale della sua vita,...
L’impresa di Fiume a Padova con d’Annunzio, Comisso e Botter
L'Associazione Fiumani Italiani nel Mondo - Libero Comune di Fiume in Esilio e la Società di Studi Fiumani saranno aPadova per parlare di Fiume attraverso la storia. Domenica 22 maggio, convegno e mostra per ricordare il contributo di valenti intellettuali all’Impresa di Fiume. Alle ore 15, a Palazzo Moroni, sala Paladin, dopo i saluti istituzionali di Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova e di Franco Papetti, Presidente Associazione fiumani italiani nel mondo-LCFE, avrà inizio il convegno intitolato “Giovanni Comisso e Mario Botter nella Fiume di D’Annunzio". Relatori: Giovanni Stelli, presidente SSF di Roma che si soffermerà su “I fiumani e...
L’hotel Lloyd a Fiume, l’albergo di Marinetti
Fiume è proprio bella. Triste, stanca, provata, ma pur sempre intrigante e affascinante, nonostante ogni angolo, ogni viuzza, ogni palazzo dimenticati, o ignorati, invochino attenzione e aiuto. A dire il vero alcuni, adibiti soprattutto a ristoranti/trattorie/fast-food, negozi o uffici, sono stati recuperati e rivalorizzati. Molti altri, invece, aspettano silenziosamente il loro turno, semmai arriverà. Nel passargli accanto è difficile immaginarli pullulanti di persone che circolano nei loro atri, che si soffermano a chiacchierare o leggere il giornale negli eleganti caffè, che s’inebriano di aria fiumana e non vogliono andarsene. Infatti, è proprio così che si presentava il...
“Fiume l’amavo come una donna”
Introduzione di Giordano Bruno Guerri a “L’ultimo legionario - Un diciottenne a Fiume", di Guido Pallotta (ed. Diarkos), pubblicata da “La Verità”
Nei ricordi di Giovanni Comisso - ragazzo a Fiume - si legge: «Tu devi sapere che sei giunto in una città pericolosa per i tuoi giovani anni», dicono alcuni ufficiali a un ragazzo appena arrivato, «qui si fa senza alcun ritegno tutto ciò che si vuole. Le forme di vita più basse e più elevate qui s' alternano non altrimenti che la luce e le tenebre».
Un altro futuro scrittore, Marcello Gallian, diciassettenne di guardia all'Ufficio informazioni, avverte «un grande odore di perdizione. L'amavo come una donna, quella città,...
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