La ferrovia e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste
Le salve dei cannoni delle navi ancorate nella rada di Trieste rimbombano nella Piazza del Macello, oggi Piazza Libertà. Una variegata folla di operai dalla periferia, borghesi dal centro cittadino e contadini dal Carso affollano le arcate della nuova Stazione ferroviaria.
Il vociare del popolino serpeggia nell’aria, scintilla di anticipazione e fermento. Quando le lancette degli orologi da taschino che ticchettano nelle tasche dei borghesi in attesa segnano le 10.30, un fischio penetra nell’aria, seguito dall’aleggiare di un fumaiolo e dall’ansito vaporoso di un treno in arrivo.
È il primo, storico, convoglio che viaggi sulla Ferrovia Vienna-Trieste. L’imperatore d’Austria...
Gregorio Ananian, il medico del sultano che fuggì a Trieste
Figura peculiare quella di Gregorio Ananian: in apparenza modernissima, eppure densa di contraddizioni, molto più vicina all’età moderna che all’ottocento, ai retaggi dell’impero ottomano che ai lumi del secolo decimo nono. Ananian nacque infatti a Istanbul (1770), all’interno della comunità degli armeni di fede cattolica. Di famiglia benestante, Ananian ebbe così modo di frequentare la facoltà di medicina dell’Università di Padova, completando poi il praticantato a Parigi, dove si trovava una scuola gestita da frati cappuccini volta a formare gli armeni come interpreti e missionari. Eppure, dopo quest’immersione nell’Europa di fine Settecento, Ananian scelse di...