Tartini allievo dell’Università di Padova
Venerdì 23 aprile 2021 si è tenuto l`incontro “Tartini allievo UniPd”, una chiacchierata di poco più di un’ora dedicata al violinista originario di Pirano. Tale videoconferenza può essere vista sul canale YouTube del Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata: http://www.youtube.com/watch?v=FpkgzMwK5L0
L’incontro ha riunito esperti attivi da tempo, in ricerche e progetti di ampio raggio, che nel 2020 sono coincisi con 250 anni dalla morte del Maestro istriano. Ne vanno segnalati soprattutto due: il primo ha coinvolto Italia e Slovenia, cofinanziato dal Fondo sociale europeo http://www.discovertartini.eu/, il secondo http://www.tartini2020.it/ è invece un progetto regionale in seno al quale tra le varie iniziative va segnalato il congresso internazionale “Tartini e la cultura musicale dell’Illuminismo”.
L`incontro di venerdì 23 aprile ha riunito il prof. Sergio Durante, musicologo dell’Università degli Studi di Padova, maggior esperto di Tartini; la professoressa Margherita Canale del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste riferimento fondamentale di entrambi i progetti; il Maestro Federico Guglielmo, violinista e direttore d`orchestra, appassionato esecutore della musica del piranese; Kristjan Knez, Presidente della Società di Studi Storici e Geografici di Pirano e Vice-Presidente della locale Comunità italiana “Giuseppe Tartini”; Gabriele Taschetti, ricercatore del Dipartimento di Beni Culturali dell`ateneo padovano. Ospite d`onore il Maestro Luigi Donorà, compositore e musicologo originario di Dignano d`Istria.
Il dibattito è stato moderato da Silvia Zanlorenzi, del Dipartimento di Scienze Politiche di Padova, e ha inteso valutare la figura eclettica di Tartini in prospettive differenti: quella di “serenissimo gentilomo” nato e cresciuto soprattutto professionalmente nella Repubblica di Venezia di cui conobbe e riuscì ad incarnare i differenti stimoli culturali, formandosi a Venezia, città del barocco Vivaldi ma lavorando poi in un contesto come quello padovano che invece fuori dall`isola, gli permise di maturare appieno lo spirito del tempo, rendendolo un esempio eclatante – il migliore – di “musicista illuminista”. Il dibattito è proseguito considerandone l`eclettica personalità, da spadaccino, studente di legge, violinista, compositore e trattatista.
La terza parte ne ha tentato una valutazione in merito ai numerosi trattati di teoria musicale, uno spessore da “filosofo” della composizione che certo gli permise di infondere anche nella composizione l`acuto eclettismo suo tipico. Riconosciuto come “il violinista più famoso d`Europa”, divenne popolare anche per la sua Scuola delle Nazioni, altro suo progetto innovativo di avviare un programma di insegnamento “in classe”, diversamente dalla prassi sino ad allora consueta, di apprendere la musica in un contesto casalingo, come del resto era capitato allo stesso Tartini, insegnante di Gerolamo Ascanio Giustiniani a Venezia.
Le opere ad oggi digitalizzate e disponibili alla consultazione on-line, insieme al suo vastissimo epistolario, sono 445 ma restano ancora “un mare poco esplorato”, secondo Durante. Non si può che auspicare una più ampia popolarità per un musicista ad oggi conosciuto per lo più dagli appassionati a dispetto della fama riconosciutagli in vita.