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July 16th, 2024
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Un appello di Marino Micich

Burocrazia e provenienza, scivoloni nelle alte sfere

Riceviamo da Marino Micich il testo che pubblichiamo qui di seguito nel quale sottolinea il modo in cui vengono trattati, anche nelle sfere, i dati anagrafici riguardanti gli esuli, in questo caso un esule eccellente come Lucio Toth.

LE BEFFE CONTINUE DELLO STATO ITALIANO A DANNO DEGLI ESULI GIULIANO-DALMATI

NEL SITO UFFICIALE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
nonostante la Legge del Ricordo nr. 92/2004 leggiamo che il senatore, esule zaratino LUCIO TOTH, nativo di Zara, sarebbe nato in…. CROAZIA!!!
Per la storia: Zara fu sempre nei secoli capitale della Dalmazia veneta e nel 1920 fu assegnata ufficialmente al regno d’Italia con la stipula del trattato di Rapallo e col beneplacito dell’allora Regno dei Serbi Croati e Sloveni (poi diventato Jugoslavia). Il fascismo ancora non era giunto al potere in Italia. La maggioranza della popolazione di Zara era nel 1920 in larga maggioranza di lingua e cultura italiana. Il 1 novembre 1944 la città dopo aver subito 54 bombardamenti aerei anglo americani (bombardamenti richiesti da Tito capo del movimento popolare jugoslavo e provocarono oltre 2.000 morti ), fu occupata dai partigiani. A tale occupazione fece seguito una furiosa e cieca azione repressiva da parte dei commissari comunisti del popolo che portò all’uccisione di centinaia fra zaratini, borgherizzani e dalmati dei dintorni e a cui fece seguito la messa in atto di una politica snazionalizzatrice nei confronti degli italiani rimasti così forte da costringerli all’esodo. Si stima che il 90% fra dalmati zaratini e borgherizzani lasciarono per sempre la città. Oggi in città ci sono soltanto 123 italiani (stime dell’ultimo censimento croato).

Senato della Repubblica X legislatura 1987/ 1992,
alla voce Lucio Toth, troverai scritto: nato il 30 /12/ 1934 a …Croazia…

–>Regione di elezione: Campania
–> –>Nato il 30 dicembre 1934 a Croazia
Residente a Roma
Professione: Magistrato di Cassazione –>

Elezione: 14 giugno 1987
Proclamazione: 27 giugno 1987
Convalida: 11 febbraio 1988

Per la storia: Zara fu sempre nei secoli capitale della Dalmazia veneta e nel 1920 fu assegnata ufficialmente al regno d’Italia con la stipula del trattato di Rapallo e col beneplacito dell’allora Regno dei Serbi Croati e Sloveni (poi diventato Jugoslavia). Il fascismo ancora non era giunto al potere in Italia. La maggioranza della popolazione di Zara era nel 1920 in larga maggioranza di lingua e cultura italiana. Il 1 novembre 1944 la città dopo aver subito 54 bombardamenti aerei anglo americani (bombardamenti richiesti da Tito capo del movimento popolare jugoslavo e provocarono oltre 2.000 morti ), fu occupata dai partigiani. A tale occupazione fece seguito una furiosa e cieca azione repressiva da parte dei commissari comunisti del popolo che portò all’uccisione di centinaia fra zaratini, borgherizzani e dalmati dei dintorni e a cui fece seguito la messa in atto di una politica snazionalizzatrice nei confronti degli italiani rimasti così forte da costringerli all’esodo. Si stima che il 90% fra dalmati zaratini e borgherizzani lasciarono per sempre la città. Oggi in città ci sono soltanto 123 italiani (stime dell’ultimo censimento croato).

Non sarebbe il caso di provvedere in merito!?

Cordialmente,

Marino Micich

L’Osservatore Adriatico