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Monumentofoibe

Un nuovo monumento per i Martiri delle foibe a Magenta

Donato dagli Alpini, un cippo molto bello ricorderà per sempre- nel parco di via Melzi- le vittime dell’odio titino e i 350mila esuli giuliano-dalmati.

E’ stata una bella cerimonia, quella andata in scena domenica 6 novembre, nel giorno in cui Magenta ha commemorato la Festa dell’Unità Nazionale delle forze armate, unitamente all’inaugurazione del nuovo monumento che ricorda i martiri delle foibe e le vittime dell’esilio giuliano dalmata dopo il 1945.

Un impegno assunto dall’Amministrazione e reso possibile dal consueto, grande cuore degli Alpini di Magenta, presenti col loro capogruppo professor Piercarlo Cattaneo, che hanno messo a disposizione il materiale e commissionato ad un artista l’esecuzione del bellissimo cippo che da domenica fa bella mostra di sè in via Melzi. Al microfono si sono alternati il professor Cattaneo, il vicesindaco del libero Comune di Pola in esilio, Tito Lucilio Sidari (che ha ricordato la barbara violenza cui i fiumani e i dalmati furono sottoposto dal regime del maresciallo Tito) e infine il sindaco Marco Invernizzi, presente col suo vice Paolo Razzano, Enzo Salvaggio e il Capo di Gabinetto Luca La Camera. Un discorso, quello del sindaco, che ha condiviso la speranza “di una reale riconciliazione del popolo italiano con quelle pagine di storia che per decenni sono state occultate e nascoste. La violenza che subirono gli infoibati e le vittime dell’esodo fu senza senso, una violenza che fa dimenticare come il nemico, qualsiasi nemico, è prima di tutto un uomo e una persona”. Toccante il momento in cui il monumento è stato scoperto dalla famiglia magentina dei Danelli, vittime dell’esodo e figlie di un infoibato.

Nulla da aggiungere: domenica è stata scritta una bella pagina di politica, a Magenta.

Ticino Notizie, 9 novembre 2016