Una storia per immagini dell’impresa fiumana
A oltre cent’anni dall’impresa di Gabriele d’Annunzio, avviatasi con l’entrata nella città contesa il 12 settembre 1919, Fiume rappresenta un passaggio decisivo nella storia dell’Italia tra le due guerre mondiali e segna l’inizio della crisi dello stato liberale italiano.
La marcia e i sedici mesi di vita della città-stato si configurano per molti come un’ irripetibile esperienza esistenziale, per altri come uno scenario ideale per futuribili assetti politico- istituzionali. Reduci della grande guerra, arditi, studenti e futuristi vi partecipano con passione ardente. L’ avventura militare per rivendicare alla madrepatria la città, abitata in maggioranza da italiani, darà rinnovata risonanza internazionale al poeta-soldato d’Annunzio.
Ma la sua creatura, la Reggenza italiana del Carnaro, finirà soffocata nel sangue, nel gennaio del 1921. Di lì a poco sarà Benito Mussolini a sancire la definitiva estinzione del complesso itinerario politico e umano del fiumanesimo, incanalandone miti e parole d’ordine nella pratica della violenza squadrista.
Dal punto di vista iconografico i giorni dell’impresa fiumana sono tra i più documentati della storia recente e questo libro ne è una preziosa testimonianza. L’esperimento dannunziano è raccontato nelle sue tappe essenziali in oltre trecento immagini, individuate in archivi pubblici e privati, introdotte da un saggio che delinea i lineamenti di questo suggestivo e controverso momento di storia italiana.