Professione: Poeta
Luogo: Dalmazia
Autore: f.s. Dalmazia
Giunio Antonio Resti (1755 Ragusa - 1814 Ragusa)
Nacque l’11 gennaio 1755 da una nobile famiglia di Ragusa.
Studiò nel collegio locale dei Gesuiti.
Cultura umanistica e poesia furono le sue discipline predilette.
Appena maggiorenne, divenne membro del Maggior Consiglio, l’assemblea legislativa della Repubblica di Ragusa.
Continuò gli studi in diritto romano e medievale, filosofia, storia, e poesia classica.
Fu chiamato a far parte del Senato della Repubblica, incarico che seppe ricoprire egregiamente e che gli valse molta notorietà negli ambienti cittadini.
Nel 1797 fu eletto rettore, cioè capo dello Stato.
Abbandonò la carica dopo soltanto un mese.
Amareggiato dagli intrighi e dai compromessi della vita politica, si ritirò dedicandosi alla composizione delle satire.
Fu testimone dell’entrata a Ragusa dell’inviato di Napoleone, generale Lauriston, nel 1806, del ripristino formale della vecchia Repubblica da parte inglese nel 1813, dell’occupazione austriaca nel 1814.
Sfiduciato, stanco e ammalato, morì il 30 marzo del 1814.
Le sue opere saranno raccolte e pubblicate nel 1816 a Padova, da Francesco Maria Appendini, col titolo di Junii Antonini contis de Restiis, patrici Ragusini, Carmina (divisi in quattro libri: satire, elegie, epistole, poesie varie).