Professione: Umanista, letterato, ambasciatore, teologo e vescovo d
Luogo: Dalmazia
Autore: t
Trifone Bisanti ( ? - Cattaro 1540)
Fu umanista, letterato, ambasciatore, teologo e vescovo di Cattaro. Non è sicura la data di nascita, che probabilmente avvenne a Cattaro.
Non ci sono notizie relative ai suoi studi, ma sappiamo che era dottore in filosofia, teologia e legge: è quindi probabile una formazione presso una delle università italiane. In Italia comunque prestò una parte del suo servizio: insegnò letteratura greca e latina nelle università di Bologna e Perugia, e fu bibliotecario dell'arciduca di Modena.
La maggior parte dei suoi interessi riguardavano le discipline umanistiche e la teologia: sappiamo che, come molti suoi colleghi umanisti, svolse intense ricerche sui codici rari e antichi custoditi nelle più rinomate biblioteche del tempo.
Per far ciò poteva contare su un consistente patrimonio familiare, essendo discendente di una autorevole famiglia del posto, sull'insegnamento universitario e sui guadagni del servizio bibliotecario. Comunque, le sue
Lettere latine in cui si lamentava delle disgrazie turche, raccolte dopo la sua morte, erano indirizzate al suo amico e mecenate cardinale Domenico Grimani.
Nel periodo dal 1513 al 1532 fu vescovo di Cattaro: è ricordato come promotore di buoni studi letterari, teologici e scientifici, frequentatore del cenacolo umanistico di Cattaro, ed eminente teologo, che fu invitato da Papa Giulio II a partecipare alle sedute del Quinto Concilio Lateranense, tenutosi tra il maggio 1513 e il maggio 1517 e convocato per condannare gli errori del neo-aristotelismo: si chiuse con la definizione dell'anima umana come bene unico di ciascun individuo, immortale.
Nel 1532 rinunciò spontaneamente alle dignità ecclesiastiche.
Morì a Cattaro nel 1540.
Fonti